Il capolavoro dimenticato dai siciliani, ha attraversato 2500 anni di storia

A pochi passi da Catania, l’Efebo di Adrano è una scultura greca del V secolo a.C. ritrovata per caso: un tesoro che pochi conoscono.

A cura di Paolo Privitera
01 settembre 2025 12:00
Il capolavoro dimenticato dai siciliani, ha attraversato 2500 anni di storia - Foto: Zde/Wikipedia
Foto: Zde/Wikipedia
Condividi

Un capolavoro greco ai piedi dell’Etna

Nel cuore della Sicilia orientale, nel territorio di Adrano, è stato ritrovato uno dei reperti archeologici più importanti e sottovalutati della provincia di Catania: l’Efebo di Adrano, una statua bronzea di origine greca risalente al V secolo a.C., realizzata secondo i canoni dello stile severo.

L’Efebo raffigura un giovane nudo stante, in posizione composta e bilanciata, con la muscolatura ben definita e i tratti marcati, tipici della transizione dallo stile arcaico a quello classico. L’opera testimonia la raffinata presenza culturale greca anche nelle zone interne della Sicilia, non solo nelle colonie costiere.

Un ritrovamento casuale che ha riscritto la storia

Il bronzetto fu scoperto per caso nel 1961 in contrada Naviccia, alla periferia sud-ovest di Adrano, durante alcuni lavori agricoli. La statuetta, alta circa 52 cm, era sepolta tra le rovine di un’antica necropoli, insieme ad altri frammenti ceramici.

Secondo gli studiosi, l’Efebo venne deposto come ex voto o simbolo funerario, e sarebbe stato realizzato da una bottega greca attiva in Sicilia intorno al 460 a.C.. Dopo il ritrovamento, venne trasferito per anni al Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi di Siracusa.

Dal buio al ritorno a casa: oggi è visibile ad Adrano

Dopo decenni di richieste da parte della comunità locale, l’Efebo è stato finalmente restituito ad Adrano. Oggi è esposto nel Museo Archeologico Regionale di Adrano, ospitato all’interno del Castello Normanno, vero cuore storico del paese.

Il bronzetto rappresenta una delle pochissime testimonianze in bronzo greco sopravvissute in Sicilia, dal valore storico, artistico e culturale incalcolabile. Tuttavia, è quasi sconosciuto al grande pubblico, anche tra molti catanesi.

Un simbolo di Adrano, ma ignorato dai più

L’Efebo di Adrano è diventato negli ultimi anni simbolo identitario del territorio, inserito in brochure turistiche e progetti culturali locali. Ma nonostante il suo prestigio, non ha mai goduto della visibilità mediatica che meriterebbe: niente grandi mostre, niente esposizioni nazionali, nessuna narrazione che ne valorizzi la potenza storica.

Eppure si tratta di una delle più antiche statue in bronzo rinvenute in Sicilia, paragonabile per importanza ad altre celebri opere conservate in musei europei.

Curiosità

La stragrande maggioranza delle statue greche arrivate fino a noi sono copie romane in marmo. L’Efebo di Adrano, invece, è un originale in bronzo, fuso in piena età classica.

Questo lo rende un oggetto rarissimo e inestimabile, non solo in Sicilia ma in tutta Italia: solo pochi altri bronzi greci originali sono sopravvissuti, come i Bronzi di Riace. Una perla nascosta ai piedi dell’Etna che attende ancora il riconoscimento che merita.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Il Fatto di Sicilia