La creazione che sta facendo parlare tutti: sfida i cieli di Palermo

Scopri la Chiesa del Santissimo Salvatore a Palermo: barocco ellittico, cupola vertiginosa e curiosità sorprendenti dal passato!

A cura di Paolo Privitera
01 settembre 2025 18:00
La creazione che sta facendo parlare tutti: sfida i cieli di Palermo - Foto: Effems/Wikipedia
Foto: Effems/Wikipedia
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️Un'oasi Barocca del cuore di Palermo

La Chiesa del Santissimo Salvatore, affacciata sul Cassaro (oggi Corso Vittorio Emanuele), fu fondata nel 1072 da Roberto il Guiscardo come monastero basiliano e rifiorì sotto Ruggero II nella Palermo normanna.
Nel 1682, l’architetto Paolo Amato ridisegnò gli interni adottando una pianta ellittica, completata nel 1704: un sistema planimetrico unico nel barocco palermitano che fonde geometria dodecagonale e ellipse in uno spazio simmetrico mozzafiato.
Responsabile anche della facciata, Amato creativamente collaborò con Angelo Italia e, nel corso del Settecento, la chiesa divenne eccellenza artistica grazie alla maestria di Paolo Amato stesso e dell’equilibrio barocco palermitano.

Cupola ellittica: visione aerea sulla città

L’elemento più sorprendente è la sua cupola ellittica, terminata nel 1690, tra le più grandi del Sud Italia, con esterno protetto da un tiburio dodecagonale in pietra d’Aspra.
All’interno, l’affresco principale – L’Apoteosi di San Basilio – fu realizzato nel 1763 da Vito D’Anna, pilastro del barocco palermitano.
Dopo i bombardamenti del 1943, la cupola fu restaurata nel 1959 da Franco Minissi, che ne riportò la magnificenza originaria, rendendola visitabile a 360°: una vera terrazza sulla città dove il turista o il palermitano può ammirare Monte Pellegrino, il Teatro Massimo, il porto e Ballarò.

Interni sontuosi e una funzione secondaria unica

Rinomata per la sua pianta ellittica a croce greca inscritta nell’ellisse, l’edificio è decorato con marmi policromi, stucchi barocchi firmati da Francesco Alaimo, e freschi di Filippo Tancredi nel piccolo cupolino.
L’ingresso accoglie due affreschi di Vito D’Anna: La guarigione del bambino e La predica di San Basilio, opere che raccontano l’essenza spirituale della chiesa.
Grazie all’ingresso accessibile (circa 2,50 €) e all’uso attivo come auditorium e spazio culturale, la Chiesa resta una meta amata dai palermitani e dai visitatori affascinati dall’arte e dal barocco siciliano.

️Un pezzo ‘Etereo’ nel Barocco palermitano

La capacità di incastonare geometrie ellittiche, affreschi settecenteschi e funzionalità moderna rende la Chiesa un caposaldo dell’architettura sacra palermitana. È il luogo ideale per chi cerca panorami insoliti e atmosfera mistica, unendo arte, storia e spettacolo in un unico spazio.

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