Diritti in pericolo | Perché la lotta per la solidarietà è più urgente che mai!
Al Festival Sabir di Palermo si discute della lotta contro la criminalizzazione dei diritti. Unisciti al dialogo per difendere la libertà! ✊🌍✨
Al Festival Sabir un Appello alla Lotta contro la Criminalizzazione dei Diritti
PALERMO – Si è tenuto ieri a Palermo, presso i Cantieri culturali della Zisa, un dibattito cruciale sul tema della criminalizzazione di movimenti e azioni solidali, inserito nel programma dell’undicesima edizione del ‘Festival Sabir’. L’incontro, intitolato “Solidarietà sotto attacco: controllo e autoritarismi nella regione mediterranea”, ha messo in luce le pressioni crescenti che i difensori dei diritti umani affrontano in una società sempre più polarizzata.
Durante il confronto, organizzato da Arci, esperti provenienti da diverse aree del Mediterraneo hanno delineato un quadro inquietante. Secondo gli oratori, vi è una diffusione sistematica di dispositivi repressivi e retoriche securitarie attuate da governi e istituzioni, con effetti devastanti su movimenti che lottano per i diritti fondamentali. Jan Robert Suesser, statistico francese e attivista, ha avvertito: “La lotta contro la criminalizzazione di chi difende i diritti passa dalle lotte quotidiane”, con manifestazioni che continuano anche se ostacolate dalle autorità.
Gianluca Mengozzi, moderatore del dibattito, ha sottolineato l’emergere di una correlazione di interessi tra governi sia della sponda nord che sud del Mediterraneo, uniti dalla persecuzione delle autonomie sociali e associative. Le recenti manifestazioni contro il genocidio a Gaza e per i diritti dei migranti mostrano chiaramente come la società civile venga frequentemente ostracizzata.
Le testimonianze di attivisti come Alaa Talbi e Milena Sosic hanno arricchito il dibattito, evidenziando la necessità di costruire alleanze solide all’interno della società civile per esercitare pressione sulle istituzioni. “Non esiste una soluzione rapida,” ha avvertito Susanne Drake, “serve un lavoro paziente e continuo per cambiare la società”.
Il dibattito ha anche evidenziato l’importanza delle Corti europee. Sosic ha evidenziato la necessità di ricorrere a questi organi quando gli Stati non rispettano i diritti umani, sottolineando che oggi diritti fondamentali come quello a non essere torturati sono sotto attacco.
In un contesto in cui la democrazia sembra sempre più minacciata, Talbi ha segnalato un punto di svolta in Tunisia, manifestando preoccupazione per le decisioni governative che mettono in discussione i principi democratici. “Assistiamo a cambiamenti preoccupanti nella concezione della democrazia e dei diritti umani,” ha affermato.
Il ‘Festival Sabir’ si riconferma così come un palcoscenico importante per la riflessione e la mobilitazione contro la criminalizzazione dei diritti, ribadendo l’urgenza di unire le forze per difenderli. “Non permetteremo che questi spazi vengano messi in discussione,” ha concluso Mengozzi, delineando una chiara posizione a favore della protezione degli attivisti e dei difensori dei diritti in ogni contesto democratico.
In una fase storica segnata da sfide emergenti, il dialogo e l’azione quotidiana appaiono come le vie necessarie per affrontare la crescente repressione e riaffermare l’importanza della solidarietà.