Il balcone segreto sull’Etna che rivela i segreti del vulcano
Monte Zoccolaro, a Zafferana Etnea, è la terrazza naturale sull’Etna e sulla Valle del Bove, luogo unico tra geologia e paesaggi.


Dal paradiso panoramico alla chiusura improvvisa
Il Monte Zoccolaro, che si erge per 1739 metri nel territorio di Zafferana Etnea, è sempre stato considerato una delle più straordinarie terrazze naturali dell’Etna. Dalla sua cima si ammiravano la Valle del Bove, le colate laviche e, nelle giornate più limpide, perfino la costa ionica e la Calabria. Per anni è stato un punto di riferimento per escursionisti, studiosi e amanti della natura che cercavano un contatto diretto con i paesaggi vulcanici.
Ma dal 2024 la montagna ha cambiato volto: una frana imponente ha colpito il sentiero che conduceva alla vetta, rendendolo impraticabile. Le autorità hanno emanato un’ordinanza di chiusura totale, vietando l’accesso pedonale e veicolare per motivi di sicurezza. Le rocce e i detriti staccatisi dal versante sono precipitati nella Valle del Bove, cancellando tratti di sentiero e confermando l’instabilità dell’area.
Un patrimonio geologico fuori portata
Nonostante la chiusura, il Monte Zoccolaro conserva una forte valenza scientifica e ambientale. Fa parte del Parco dell’Etna, Patrimonio UNESCO, ed è un punto chiave per comprendere le antiche fasi eruttive del vulcano. I suoi boschi ospitano faggi, castagni e ginestre, che incorniciano un paesaggio unico.
Il nome “Zoccolaro” deriva dal termine dialettale “zucco”, che indica il ceppo o la legna da ardere, a testimonianza di come per secoli gli abitanti abbiano tratto risorse dal monte. Ancora oggi, pur essendo interdetto, rimane un simbolo per la comunità di Zafferana e per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di raggiungerne la vetta.