L’elegante palazzo siciliano che nasconde un mistero segreto

Un edificio settecentesco nel cuore di Trapani nasconde la grazia perduta di un’epoca e il segreto sopravvissuto alle guerre e al tempo.

27 novembre 2025 18:00
L’elegante palazzo siciliano che nasconde un mistero segreto - Foto: Antoine Pitrou/Wikipedia
Foto: Antoine Pitrou/Wikipedia
Condividi

Tra i vicoli luminosi del centro storico di Trapani, si cela un edificio che racconta la storia di un’epoca di splendore e di potere. Un luogo che non si impone con la forza, ma conquista con la grazia: un palazzo che ha visto passare nobili, artisti e viaggiatori, e che ancora oggi conserva nei suoi muri il respiro del Settecento siciliano.
Dietro la sua facciata elegante si nasconde un microcosmo di arte, architettura e mistero, dove il tempo sembra essersi fermato per custodire un segreto di pietra e silenzio.

Il cuore aristocratico di Trapani

Sorto nel XVIII secolo, il Palazzo Riccio di Morana è uno degli esempi più raffinati di architettura barocca trapanese. L’edificio, che si affaccia su Corso Vittorio Emanuele, venne costruito per la nobile famiglia Riccio, una delle più influenti della città, legata al commercio del sale e al potere locale.
La facciata, scandita da balconi in ferro battuto e decorazioni sobrie ma eleganti, rappresenta la perfetta sintesi tra fasto e misura, tipica dello stile barocco tardo siciliano. All’interno, gli ampi saloni, gli affreschi e le volte a crociera raccontano una stagione di splendore artistico che rese Trapani una piccola capitale culturale del Mediterraneo.

Una rinascita silenziosa

Oggi il palazzo è stato restaurato e restituito alla città, trasformandosi in sede di mostre, eventi e iniziative culturali. Camminando tra i suoi corridoi, si percepisce la stratificazione della storia: la pietra che parla del Settecento, il ferro che racconta l’Ottocento e la luce che filtra dalle finestre come una carezza antica.
Ogni dettaglio architettonico è una testimonianza del tempo in cui Trapani viveva il suo massimo splendore, punto di incontro tra la nobiltà locale e i mercanti stranieri che animavano il porto.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Il Fatto di Sicilia