Dove la terra brucia di sole e vento: il paese che resiste nel cuore della provincia di Palermo
Sciara, borgo autentico della provincia di Palermo, conserva un legame profondo con la terra, la tradizione e la forza della sua gente.
Un paese nato tra campi e colline
Nel cuore della provincia di Palermo, immerso tra campi dorati e colline che respirano d’estate, si trova Sciara, un piccolo centro abitato che ancora oggi mantiene viva l’anima autentica della Sicilia. Le sue origini risalgono al XVIII secolo, quando la zona, allora parte del feudo dei principi di Trabia, iniziò a popolarsi grazie all’agricoltura e al lavoro contadino.
Il nome “Sciara” deriva probabilmente dall’arabo sahra, che significa “pianura” o “terra brulla”, e racconta già nel suono qualcosa del suo paesaggio: un territorio arido ma generoso, dove il lavoro e la fatica hanno sempre avuto il volto della dignità. Qui, tra filari, uliveti e distese di grano, la vita scorre lenta e concreta, scandita dalle stagioni e dalle abitudini che non hanno mai ceduto del tutto al tempo moderno.
Un’identità costruita sul lavoro e sulla memoria
Sciara non è un paese di monumenti grandiosi, ma di storie. Ogni strada, ogni casa racconta l’impegno di generazioni che hanno costruito con pazienza un’identità collettiva. Il centro urbano, sviluppatosi intorno alla piazza principale, conserva un fascino semplice e sincero: le facciate in pietra, i portoni antichi e la chiesa madre di San Teodoro Martire diventano punti di riferimento per una comunità ancora legata ai suoi riti.
Il territorio circostante, ricco di terreni coltivabili, è sempre stato la forza economica del paese. La coltivazione di grano, olive e frutta è da secoli l’anima della sua sopravvivenza. Nonostante i cambiamenti e l’emigrazione che nel Novecento hanno svuotato molti paesi dell’entroterra, Sciara ha continuato a resistere, mantenendo una propria vocazione agricola e umana.