L'incredibile angolo di natura aspra palermitano che pochi conoscono
Il Monte Gibilmesi, tra Monreale e San Giuseppe Jato, è un angolo di natura aspra e autentica dove il tempo sembra fermarsi.
Tra le montagne dell’entroterra palermitano
Ci sono luoghi che non fanno rumore, che restano ai margini delle rotte turistiche, ma che custodiscono una bellezza ruvida, fatta di silenzi, sentieri e panorami. Uno di questi è il Monte Gibilmesi, una montagna che si trova tra i territori di Monreale e San Giuseppe Jato, nell’entroterra della provincia di Palermo.
Con i suoi 1.156 metri di altezza, il monte domina un paesaggio che alterna boschi, vallate e rocce calcaree. Da lassù lo sguardo si apre su un orizzonte vastissimo: verso nord si intravede la costa, verso sud le Madonie e l’entroterra che scivola verso la Sicilia più interna. È una montagna che cambia volto con le stagioni — verde e profumata in primavera, brulla e assolata in estate, severa e nebbiosa d’inverno.
Natura, fatica e memoria
Il Monte Gibilmesi non è soltanto una cima da raggiungere: è un frammento di vita agreste, un luogo che per secoli ha legato il destino di chi lo abitava alla pastorizia e alla raccolta della legna. I suoi sentieri raccontano la storia di un mondo antico, fatto di lavoro e di resistenza. Ancora oggi, percorrendo le sue pendici, si trovano resti di vecchi rifugi e muretti a secco, segni di una civiltà che viveva in equilibrio con la montagna.
Per chi ama camminare, il Gibilmesi è un punto di riferimento. I percorsi naturalistici offrono un contatto diretto con la vegetazione mediterranea e con una fauna che resiste silenziosa: lepri, rapaci, piccoli mammiferi. In certi giorni, quando il cielo è limpido, da quassù si distinguono le sagome del Monte Kumeta e del Monte Pizzuta, due compagni che sembrano dialogare a distanza con il Gibilmesi, completando un paesaggio che racconta la vera anima dell’entroterra palermitano.