La direttiva Schifani: ruoli degli enti nel contrasto al rischio idrogeologico

Direttiva Schifani stabilisce ruoli enti contro rischio idrogeologico in Sicilia. Protezione civile, Autorità di bacino e Ufficio commissariale protagonisti.

A cura di Redazione
28 ottobre 2023 17:23
La direttiva Schifani: ruoli degli enti nel contrasto al rischio idrogeologico
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Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha emanato una direttiva per regolamentare le azioni di tutti i soggetti coinvolti nella gestione della mitigazione del rischio idrogeologico. L’obiettivo è stabilire le azioni di previsione, prevenzione e protezione nel contrasto al dissesto idrogeologico.

Secondo la direttiva, alla Protezione Civile saranno affidate la gestione delle criticità e la programmazione dei necessari interventi di messa in sicurezza. All’Autorità di bacino spetterà la pianificazione dei livelli di rischio attraverso il Piano per l’assetto idrogeologico (Pai) e l’individuazione delle priorità di intervento. Mentre all’Ufficio commissariale per il contrasto al dissesto idrogeologico sarà demandata la programmazione e l’attuazione degli interventi.

La direttiva è stata redatta dall’Autorità di bacino della Presidenza e condivisa dal dipartimento regionale di Protezione Civile e dalla Struttura commissariale per il contrasto al dissesto idrogeologico.

Secondo Schifani, l’obiettivo è garantire una maggiore tempestività degli interventi, puntando principalmente sulla prevenzione, in quanto la mitigazione del rischio idrogeologico è uno degli obiettivi prioritari del suo governo, legata non solo alla sicurezza ma anche alla vivibilità di gran parte della Sicilia.

Gli enti territoriali, in considerazione della loro presenza capillare, avranno il compito di stilare mappe integrate degli scenari di rischio che serviranno a definire il Documento di indirizzo alla progettazione (DIP), in cui sono indicate le soluzioni progettuali che verranno sviluppate con gli studi tecnici necessari. La direttiva prevede inoltre attività di monitoraggio e manutenzione delle opere, realizzate dai vari enti coinvolti, e la revisione e l’aggiornamento del Pai da parte dell’Autorità di bacino.

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