Giovane medico salva la vita di un passeggero durante il volo Catania-Milano
È andato in arresto cardiaco": ecco cosa è accaduto sul volo Catania-Milano Malpensa
Un arresto cardiaco a 20 minuti dall’atterraggio: è quanto accaduto ad un uomo nel corso di un volo partito da Catania e la cui destinazione era Milano Malpensa. Ciò che rende questa storia straordinaria è l’intervento tempestivo e decisivo del giovane medico, Innocenzo Infantino, il quale si trovava sullo stesso volo e si è trasformato in un eroe improvviso nei cieli italiani.
Infantino, un medico originario di Grotte, in provincia di Agrigento, ma trapiantato a Varese per ragioni professionali, ha raccontato l’episodio drammatico attraverso un post su Facebook. “Controllo il polso”, scrive, “e noto assenza di battito. Metto due dita sulla carotide ma niente. Controllo anche se l’uomo ha qualche riflesso. Nulla da fare: è andato in arresto cardiaco. Così inizio a fare la manovra cardio-polmonare. Via con le prime 30 compressioni. Controllo, ancora niente. Altre 30. Niente. Altre 30. Niente. Chiedo subito allo steward di prendere il defibrillatore. Metto gli elettrodi per avviare la prima scarica. Ricontrolliamo e finalmente il cuore riprende a battere. Mentre il personale prepara l’atterraggio, lo steward chiama i soccorsi. Io rimango per terra insieme al paziente”.
L’atterraggio è stato un momento di respiro per tutti a bordo. Infantino continua il suo racconto: “Finalmente atterriamo: anestesista e infermieri prendono in consegna il passeggero. Poi ricevo la telefonata della moglie che mi ringrazia per il soccorso prestato. Mi ha informato che il marito è in osservazione in ospedale, ma fuori pericolo. Ringrazio il Signore per avermi dato lucidità e freddezza in quei 20 minuti interminabili della mia vita”.
La storia di Innocenzo Infantino è un esempio di come la prontezza d’animo e le competenze mediche possano fare la differenza tra la vita e la morte, anche nei luoghi più impensati. La sua umiltà nel ringraziare il destino per avergli concesso “lucidità e freddezza” mette in risalto la sua dedizione e il suo spirito altruista. In un momento in cui molte persone possono sentirsi impotenti di fronte alle tragedie, storie come questa ci ricordano che l’eroismo può emergere anche a 30.000 piedi di altitudine, dove la vita può essere sospesa tra cielo e terra.