Bonus Caro-Mutui: Oltre 32 mila richieste accolte dalla Regione Sicilia
La Regione Sicilia annuncia oltre 32 mila richieste per il bonus caro-mutui. Schifani e Falcone assicurano fondi per tutti. Scadenze e requisiti per partecipare.
Secondo il comunicato stampa ricevuto dalla Regione Sicilia il 01 Mar 2024, sono state registrate ben 32.643 domande per ottenere i contributi destinati a mitigare l’aumento dei tassi di interesse dei mutui per l’acquisto della prima casa, per un totale di 54 milioni di euro. Questa cifra supera leggermente la capienza della misura, fissata inizialmente a 50 milioni, ma il governo regionale garantisce che saranno trovate altre risorse per accogliere tutte le richieste dei cittadini.
Il presidente della Regione Renato Schifani ha commentato positivamente l’alta adesione delle famiglie siciliane al bando dell’Irfis, sottolineando l’impegno del governo nell’aiutare le persone a basso reddito colpite dall’aumento dei tassi di interesse. Schifani ha assicurato che verranno stanziati i fondi necessari per liquidare le somme a tutti coloro che ne hanno diritto, affinché possano ricevere il contributo economico promesso.
L’assessore all’Economia Marco Falcone ha ribadito che la Regione Sicilia ha assunto un ruolo da protagonista nella lotta al caro-mutui, dimostrando l’efficacia del bonus contro l’aumento dei tassi di interesse. Falcone ha sottolineato l’importanza di questa misura per le famiglie siciliane e ha assicurato che si continuerà a lavorare per trovare ulteriori risorse finanziarie per soddisfare tutte le domande arrivate.
Per accedere al contributo, i richiedenti dovranno completare alcuni passaggi tra cui la compilazione di una domanda online, la pubblicazione di una graduatoria anonima in base al reddito Isee e il caricamento dei documenti necessari. La procedura, gestita dalla piattaforma incentivisicilia.irfis.it, aprirà il 5 marzo e chiuderà il 26 marzo per permettere ai cittadini di inviare le proprie istanze e beneficiare del contributo entro maggio.
Infine, è stato sottolineato che i richiedenti dovranno caricare i documenti richiesti per consentire a Irfis di effettuare i necessari controlli dopo l’erogazione del contributo, garantendo così la corretta destinazione delle risorse e il rispetto delle regole stabilite.