La Cultura della Prevenzione per l'Affermazione della Legalità: Incontro alla Questura di Ragusa con gli Studenti per il Contrasto alle Mafie

Incontro al Teatro Comunale di Vittoria per contrastare le mafie e promuovere la cultura della legalità con la Questura di Ragusa e gli studenti della provincia.

A cura di Redazione
07 marzo 2024 16:50
La Cultura della Prevenzione per l'Affermazione della Legalità: Incontro alla Questura di Ragusa con gli Studenti per il Contrasto alle Mafie
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La Questura di Ragusa ha promosso un importante impegno istituzionale a Vittoria, con un incontro intitolato “Contrasto alle mafie. La Cultura della Prevenzione per l’affermazione della Legalità” presso il Teatro “Vittoria Colonna”. L’iniziativa era rivolta agli studenti delle scuole secondarie della provincia e si è svolta giovedì 7 marzo.

Durante l’incontro, moderato dal giornalista Gianni Di Gennaro e introdotto dal Commissario Capo della Questura di Ragusa Rosalba Capaccio, sono stati presentati momenti di riflessione con testimonianze di persone che hanno vissuto da vicino gli anni di fuoco e le stragi di mafia. Tra i relatori, Tina Montinaro ha raccontato la storia del marito, uno dei poliziotti della scorta ucciso nella strage di Capaci del 23 maggio 1992.

Inoltre, è stato proiettato il docufilm “I ragazzi delle scorte – La Quarto Savona 15”, dedicato alla strage di Capaci. Il dibattito è stato arricchito dalla presenza del Procuratore Aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania Sebastiano Ardita e del Questore di Catania Giuseppe Bellassai.

Il cantautore modicano Giovanni Caccamo ha inviato un videomessaggio sottolineando l’importanza delle iniziative di contrasto alle mafie e il ruolo della musica e delle arti nella lotta per l’affermazione della legalità e la costruzione di un futuro basato su valori di cambiamento.

Durante l’evento, il coro e l’orchestra dell’Istituto Superiore “Giosuè Carducci” di Comiso hanno accompagnato le varie fasi della manifestazione. Il Questore della provincia di Ragusa Vincenzo Trombadore ha commentato l’importanza di far vivere ai giovani una pagina dolorosa della storia della mafia per far riflettere e mantenere viva la memoria di coloro che hanno lottato per la legalità.

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