Emergenza idrica in Sicilia: prime soluzioni della cabina di regia

La cabina di regia regionale per l’emergenza idrica si è riunita oggi pomeriggio a Palazzo d’Orléans per individuare le prime soluzioni alla siccità che sta colpendo la Sicilia. Tra le proposte immediate ci sono la rigenerazione di pozzi e sorgenti esistenti ad uso idropotabile, la creazione di nuovi pozzi ad uso irriguo e interventi sulle autobotti comunali.

La struttura, presieduta dal governatore siciliano, coordinata dal capo della Protezione civile regionale e composta da competenze tecniche, accademiche e scientifiche, sta elaborando un piano di interventi da inviare a Roma per richiedere lo stato di emergenza nazionale per la siccità.

Nel dettaglio, sono previsti interventi di rigenerazione di una cinquantina di pozzi e sorgenti ad uso idropotabile, la creazione di nuovi pozzi ad uso irriguo e operazioni di sfangamento dei corsi d’acqua. Inoltre, sono previsti finanziamenti per la riattivazione delle autobotti in una sessantina di Comuni.

Per quanto riguarda i dissalatori, si procederà con l’acquisto e l’installazione di moduli mobili nei siti esistenti, in attesa della sostituzione degli impianti fissi a Porto Empedocle, Trapani e Gela. Importante sarà anche la riparazione di alcune paratie su Ponte Barca per garantire un flusso d’acqua aggiuntivo alla Piana di Catania.

Una volta dichiarato lo stato di emergenza nazionale, potrebbero essere previste deroghe per l’utilizzo dei fondi del Psr a sostegno dell’agricoltura. La cabina di regia sta operando con nove tavoli di lavoro a livello provinciale e si sta adoperando per trovare soluzioni tempestive all’emergenza idrica che sta colpendo la Sicilia.