Atti persecutori e incendio: arrestato un niscemese per stalking della sua ex compagna

Un quarantacinquenne arrestato per atti persecutori e incendio contro l'ex compagna. La protezione dei più vulnerabili è fondamentale! 🔒🔥👮‍♀️

A cura di Redazione
03 ottobre 2024 09:10
Atti persecutori e incendio: arrestato un niscemese per stalking della sua ex compagna
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Niscemi: Arrestato un uomo per atti persecutori e incendio dell’abitazione dell’ex compagna

La Polizia di Stato di Niscemi ha recentemente concluso un’indagine che ha portato all’arresto di un uomo di 45 anni, accusato di atti persecutori e danneggiamento seguito da incendio dell’abitazione della sua ex compagna. L’operazione è stata eseguita il 26 settembre, dopo una segnalazione pervenuta da parte della vittima.

I fatti risalgono alla notte del 25 settembre, quando l’uomo ha tentato di incendiare ripetutamente le porte di accesso dell’abitazione della donna, dove vivono anche i suoi quattro figli. La situazione è risultata particolarmente allarmante, tanto che la donna ha immediatamente contattato il numero di emergenza per richiedere l’intervento delle forze dell’ordine.

Gli agenti della Polizia, giunti sul posto, hanno avviato le necessarie attività investigative, permettendo uno studio approfondito degli eventi occorsi. Alla luce delle indagini, è emerso che, nella notte successiva, l’uomo, dopo aver ricevuto rifiuti telefonici per un incontro, ha tentato di forzare le porte dell’abitazione, causandone danni significativi, prima di dileguarsi poco prima dell’arrivo dei poliziotti.

Fortunatamente, grazie al supporto e alla rassicurazione degli agenti, la donna ha trovato il coraggio di denunciare l’accaduto, fornendo elementi essenziali per l’operazione di arresto. L’uomo è stato successivamente associato alla Casa Circondariale di Gela.

Il provvedimento di arresto è stato convalidato dal Tribunale di Gela, dove è stata disposta anche l’applicazione di una misura cautelare: un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, accompagnato da un braccialetto elettronico per monitorare i suoi spostamenti.

È importante sottolineare che, in base al principio di non colpevolezza, le accuse rimangono provvisorie fino a una sentenza definitiva di condanna. Questo caso mette in luce non solo l’impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro la violenza di genere e il stalking, ma anche la necessità di proteggere le vittime in situazioni di particolare vulnerabilità.

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