Scherma e speranza: il progetto contro il cancro che sta cambiando vite | Può lo sport diventare un alleato nella lotta contro la malattia?

Milano lancia il progetto “Una stoccata contro il cancro”

È stato ufficialmente presentato oggi a Milano il progetto “Una stoccata contro il cancro”, un’iniziativa innovativa della Federazione Italiana Scherma, supportata dal Comitato regionale lombardo e finanziata dalla Regione Lombardia. Il progetto, che inaugura una nuova frontiera nell’impegno sociale della scherma, avrà il suo evento di lancio il prossimo 16 ottobre presso il Pio Albergo Trivulzio.

L’evento di lancio si preannuncia come una grande manifestazione aperta al pubblico, con la partecipazione di atleti di fama come le medagliate Mara Navarria e Giulia Rizzi, entrambe protagoniste della spada femminile a squadre ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, e il due volte campione del mondo Paolo Pizzo. Durante la serata, a partire dalle 18, saranno organizzate esibizioni di scherma, seguite da una sfida tra le squadre capitanate da Navarria e Rizzi, con la guida del maestro Sandro Resegotti come speaker dell’evento.

“Il progetto ‘Una Stoccata contro il Cancro’ è un vanto per la Federazione Italiana Scherma", ha dichiarato il Presidente Paolo Azzi. Secondo Azzi, l’iniziativa segna un cambiamento significativo della Federazione, che non è più solo sinonimo di conquiste sportive, ma si impegna a essere anche un pilastro della comunità, particolarmente per le persone in situazioni vulnerabili.

L’iniziativa è stata presentata in una conferenza stampa presso il Pio Albergo Trivulzio e ha visto la partecipazione di diverse figure istituzionali, tra cui il Commissario Straordinario dell’ospedale, il Prof. Francesco Paolo Tronca, e il Sottosegretario con delega allo Sport, Federica Picchi. Tronca ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, evidenziando come il Pio Albergo Trivulzio stia rilanciando il proprio impegno assistenziale e sociale attraverso progetti che fanno la differenza per i pazienti oncologici e le loro famiglie.

La Sottosegretaria Picchi ha evidenziato come nello sport possa risiedere un forte potenziale terapeutico, specialmente per chi affronta la dura battaglia contro il cancro. L’attività fisica, come la scherma, può giocare un ruolo cruciale nel processo di recupero e rinascita personale. “La vita continua”, ha aggiunto, “e attraverso lo sport è possibile ritrovare fiducia e coraggio nel proprio percorso di guarigione”.

Il progetto “Una stoccata contro il cancro” propone un corso di scherma dedicato a pazienti oncologici, orientato a supportarli nel loro percorso post-operatorio. Personalizzato e gratuito, il corso non solo mira a migliorare le capacità fisiche dei partecipanti, ma offre anche un’importante opportunità di sviluppo emotivo e resiliente. Gli atleti coinvolti, oltre a lavorare sulla loro agilità e forza, saranno affiancati da un team qualificato di istruttori, tra cui fisioterapisti e psicologi, per garantire un ambiente sicuro e stimolante.

Chiara Ridoli, psicologa dello sport, ha concluso affermando che "mente e corpo sono connessi", sottolineando come l’integrazione dello sport nei percorsi terapeutici possa potenziare il benessere globale dei pazienti. La scherma, con la sua elegante combinazione di strategia e abilità fisica, rappresenta quindi un’opportunità unica per affrontare le complessità della vita con determinazione e rispetto.

Il progetto si configura non solo come un programma sportivo, ma come un vero e proprio rituale di rinascita e condivisione, un passo avanti verso una comunità più empatica e solidale. Attraverso “Una stoccata contro il cancro”, la Federazione Italiana Scherma si rivela così come un faro di speranza e inclusività.