Sicilia lancia un nuovo piano per gli oratori | Ecco perché potrebbe cambiare il futuro dei giovani!
Scopri come il nuovo protocollo rafforza il ruolo degli oratori siciliani, promuovendo sostegno e valori per i giovani! 🌟👦👧
Intesa tra Regione Sicilia e Cesi per potenziare gli oratori: un passo importante contro il disagio giovanile
Il 18 ottobre 2024 segna un momento significativo per le politiche sociali in Sicilia, con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra l’assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche Sociali, Nuccia Albano, e il presidente della Conferenza Episcopale Siciliana (Cesi), monsignor Antonino Raspanti. L’obiettivo primario del protocollo è quello di rafforzare il ruolo degli oratori nel contesto sociale ed educativo dell’isola.
Nel suo intervento, l’assessore Albano ha evidenziato l’importanza degli oratori come strumenti per la crescita armonica di minori, adolescenti e giovani. Secondo lei, questi spazi rappresentano un modello sociale fondamentale che, in stretta collaborazione con le famiglie, contribuisce in modo determinante al supporto e all’accompagnamento delle nuove generazioni. Il protocollo si propone non solo di promuovere queste strutture ma anche di affrontare problematiche urgenti come la povertà sociale e il disagio giovanile.
Un gruppo di lavoro permanente, composto da tre rappresentanti della Regione e tre della Cesi, avrà il compito di studiare e approfondire le tematiche relative alle attività degli oratori e di suggerire linee guida per la programmazione degli interventi a favore di minori e giovani. Tra le mansioni del gruppo rientreranno anche la redazione di provvedimenti a sostegno della funzione sociale degli oratori e la progettazione di iniziative educative, culturali e sportive per i giovani.
Questo protocollo rappresenta un’importante iniziativa volta a valorizzare il significativo ruolo sociale della Chiesa nel territorio siciliano, incoraggiando la trasmissione di valori positivi e mitigando le difficoltà che molti ragazzi e famiglie si trovano ad affrontare quotidianamente. La collaborazione tra istituzioni laiche e religiose si prefigge quindi di tessere una rete di supporto che possa rivelarsi cruciale per il futuro delle nuove generazioni in Sicilia.