Morte Larimar: omicidio o suicidio? Il Procuratore non ha nessun dubbio
Continuano le indagini su Larimar, 15enne di Piazza Armerina trovata impiccata. La famiglia non ha mia creduto al gesto estremo: procuratore dà l’ufficialità tra omicidio e suicidio
La tragica morte di Larimar Annaloro, la 15enne trovata impiccata il 5 novembre nella pineta di casa a Piazza Armerina, è stata classificata come suicidio. Lo ha dichiarato in conferenza stampa il procuratore per i minorenni di Caltanissetta, Rocco Cosentino. “Alla luce della ricognizione cadaverica, possiamo dire che si tratta di un suicidio compatibile con morte per soffocamento da impiccamento, senza lesività etero-indotta. Attendiamo comunque gli esiti definitivi dell’autopsia“, ha precisato il magistrato.
Indagini in corso: istigazione al suicidio e materiale illecito
Le indagini procedono a carico di ignoti, con ipotesi di reato che comprendono non solo l’istigazione al suicidio ma anche la diffusione di immagini illecite e la detenzione di materiale pornografico. Questi aspetti sono emersi nel corso della conferenza stampa tenuta dalla procura, che sta analizzando ogni possibile elemento collegato alla vicenda.
Il bigliettino d’addio: una prova cruciale
Un biglietto inviato da Larimar al fidanzato, tramite un terzo soggetto, rappresenta un elemento chiave nelle indagini. Sul foglio la ragazza aveva scritto: “Ti amerò anche nella prossima vita“. Il procuratore Cosentino ha chiarito: “Il bigliettino è stato acquisito appena ne abbiamo avuto notizia, e abbiamo tracciato il percorso dal momento in cui Larimar l’ha scritto fino al destinatario. Non è stato trovato per caso”. Le autorità stanno lavorando per ricostruire il contesto in cui si è consumata questa tragedia, analizzando sia le dinamiche personali che eventuali responsabilità esterne.