Un tesoro culturale da Pantelleria | Come l'arte può ridisegnare il nostro rapporto con la Natura nei Parchi di Sicilia
Addio a Filippo Panseca, artista innovativo e spirito luminoso. Scopri il suo prezioso lascito culturale e la sua visione del Post-Antropocene. 🎨🌍✨
Addio a Filippo Panseca: un’artista che ha lasciato un segno indelebile sulla cultura di Pantelleria
Pantelleria, 25 novembre 2024 – La comunità culturale di Pantelleria piange la perdita di Filippo Panseca, un artista poliedrico e visionario, la cui opera ha saputo unire varie forme d’arte con un profondo rispetto per la Natura. Panseca, deceduto pochi giorni fa, è stato ricordato da Italo Cucci, che ha condiviso un commovente saluto attraverso un comunicato stampa dedicato alla sua memoria.
Per Cucci, Panseca non era solo un artista, ma un vero e proprio esploratore dell’esistenza umana. La sua ultima opera, un piccolo libro dal titolo “L’energia rivela l’arte Bionica Post-Antropocene”, è un omaggio alla sua visione del mondo e alla sua creativitĂ . Con una copertina bianca che riflette la semplicitĂ di un gesto affettuoso, il libro è diventato giĂ un testamento culturale che unisce amicizie e collaborazioni, testimoniando l’impatto significativo che Panseca ha avuto su tutti quelli che lo hanno conosciuto.
“La cosa a cui tiene di più è la sua vecchia amicizia con Bettino Craxi,” scrive Cucci, rivelando l’aspetto umano dell’artista. La sua vita è descritta come un intreccio di molteplici ruoli: scienziato, sciamano, cuoco e contadino, sempre pronto a stupire e a coinvolgere chi gli stava vicino. La sua ultima mostra, allestita presso il Palazzo Galletti/Iguaggiato, ha catturato l’essenza del suo pensiero: “Arte è fare emergere l’invisibile osservando il visibile”.
La mostra, scrive il direttore del Museum di Bagheria, Ezio Pagano, “sarĂ una mostra da vivere in due tempi”, promuovendo l’idea che l’arte non è solo esposizione, ma un dialogo tra il creatore e l’osservatore. Panseca ha sempre dipinto per sĂ©, per la Natura e per l’umanitĂ , cercando di unire tutte le forme di vita attraverso la sua arte.
Un’importante riflessione emerge dal suo scritto sul Post-Antropocene: “Il Post-Antropocene immagina un futuro in cui l’influenza umana è stata radicalmente trasformata o diminuita”. Panseca, con questa visione, ha voluto spingere tutti noi a riflettere sull’impatto delle azioni umane sul nostro pianeta e sull’importanza di un cambiamento consapevole.
I tributi continuano ad arrivare: Achille Bonito Oliva e Valentino Catricalà hanno onorato la sua memoria, mettendo in luce la multidimensionalità della sua opera. “Pittura, scultura, disegno, fotografia e architettura si intrecciano nella produzione di Filippo Panseca”, afferma Oliva, mentre Catricalà invita a considerare l’arte bionica come una nuova forma di espressione per affrontare le sfide del nostro tempo.
Tra i piĂą toccanti omaggi c’è anche quello di Giorgia, la figlia di Panseca, che ha condiviso l’orgoglio di aver avuto un padre tanto influente e innovativo. La sua presenza anche in momenti significativi della storia italiana, come i legami con personaggi del panorama politico e culturale, ha conferito alla sua vita un’aura di ricchezza esperienziale.
Concludendo, Cucci annuncia la volontà di ricordare Panseca attraverso un gesto simbolico per il Parco: un albero o una pietra che segnino per sempre l’eredità di un artista che ha saputo mettere al centro della sua opera la bellezza della Natura e il potere trasformativo dell’arte.
Filippo Panseca è più di un artista; è una figura che continuerà a vivere nei cuori e nelle menti di chi lo ha conosciuto, sempre pronto a far emergere l’invisibile attraverso il visibile, un faro di luce nella comunità di Pantelleria e oltre.