Ciclisti non utilizzano la pista ciclabile: “fine a questa vergogna”
La foto del cittadino critica per l’ennesima volta il progetto della pista ciclabile
La foto di Lungomare Liberato apre al dibattito, nuovamente, sulla pista ciclabile. Un cittadino critica l’inutilizzo della ciclopedonale da parte dei ciclisti, riversati in carreggiata, mentre la pista ciclabile resta vuota. La risposta dell’associazione è semplice: la pista ciclabile è ancora in fase di ultimazione e non è obbligatoria, poiché si tratta di una corsia ciclopedonale.
Una progettazione controversa: 10 attraversamenti per i ciclisti
La progettazione della pista ciclabile solleva ulteriori preoccupazioni. Secondo l’associazione, quando sarà completata, sarà poco utilizzata dai ciclisti, soprattutto in direzione centro, poiché richiederà ben 10 attraversamenti, di cui 4 semaforici, con conseguenti rischi e rallentamenti del traffico.
La soluzione ideale: una corsia ciclabile dentro il porto (che mai avverrà)
La vera sicurezza per ciclisti e pedoni sarebbe una corsia ciclabile all'interno del porto, senza la necessità di attraversamenti pericolosi. Questa la soluzione dell’associazione.
Di seguito la dichiarazione di Lungomare Liberato: “Ci arriva la prima foto per i ciclisti non sulla ciclabile e questo messaggio: "Ciclisti in carreggiata e la pista ciclabile vuota, mi auguro sia ancora in fase di ultimazione quindi chiusa." Per chiarire: la pista è una corsia ciclopedonale, non è ancora pronta e in quanto ciclopedonale non è obbligatorio che venga utilizzata dai ciclisti. Per com'è stata progettata, in pochi la utilizzeranno anche quando sarà completa, soprattutto in questo senso (ovvero in direzione centro) perché significa dover fare ben 10 attraversamenti, di cui ben 4 semaforici! Una pericolosa follia, che rallenterà anche il traffico, ideata pur di lasciare il porto blindato ai cittadini. Una corsia dentro il porto significherebbe nessun attraversamento, sicurezza per ciclisti e pedoni e nessun blocco del traffico. Il porto deve diventare turistico, aperto alla citta, ponendo fine a questa vergogna”.