Polizia colpisce duro | Scoperto un traffico internazionale di schiavitù e torture!

Un cittadino bangladese arrestato per associazione a delinquere legata a schiavitù e immigrazione clandestina. Scopri i dettagli! 👮‍♂️🌍

A cura di Redazione
20 dicembre 2024 14:37
Polizia colpisce duro | Scoperto un traffico internazionale di schiavitù e torture!
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Ragusa: Arrestato un cittadino bangladese per associazione a delinquere

Il 20 dicembre 2024, la Polizia di Stato ha comunicato l’arresto di A.A., un cittadino bangladese di 24 anni, grazie all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura della Repubblica di Catania, Direzione Distrettuale Antimafia. L’accusa principale verte sulla sua presunta partecipazione a un’associazione per delinquere con ramificazioni internazionali, operante in Libia, Bangladesh e Italia, finalizzata a crimini gravi come la riduzione in schiavitù e il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Le indagini, svolte dalla Sezione Criminalità Straniera della Squadra Mobile di Ragusa, sono iniziate in seguito al fermo dell’indagato risalente al 15 luglio 2024. La Polizia ha proceduto a raccogliere prove e testimonianze che hanno portato a ipotizzare la commissione di numerosi crimini in Libia, tra cui tortura e sequestro di persona a scopo di estorsione nei confronti di un connazionale.

Questa operazione mette in luce il crescente impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro la criminalità organizzata, in particolare quella che sfrutta i vulnerabili del fenomeno migratorio. Le autorità continuano a monitorare attentamente le attività di gruppi pericolosi che si approfittano della disperazione di molti migranti, trasformando i loro viaggi in vere e proprie odissee di sofferenza e sfruttamento.

Per il momento, A.A. rimane sotto custodia, in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari. Le indagini sono ancora in corso e potrebbero portare a ulteriori arresti, in un contesto già di per sé inquietante per i diritti umani e la sicurezza delle persone coinvolte. La presunzione di innocenza rimane, tuttavia, un principio fondamentale fino a sentenza definitiva.

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