Mattarella a Militello Val di Catania | Il piccolo borgo che sfida l’abbandono e ispira l’Italia

 Militello Val di Catania, incantevole borgo siciliano e sito Unesco, ha vissuto una giornata memorabile accogliendo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il piccolo comune, famoso per il suo barocco e le tradizioni, si è vestito a festa con il Tricolore per celebrare l’arrivo del Capo dello Stato. Tra bandiere, striscioni e il calore della comunità, l’atmosfera è stata all’altezza di un evento unico. A fare gli onori di casa, insieme al sindaco Giovanni Burtone, erano presenti figure istituzionali di rilievo, tra cui il presidente della Regione Renato Schifani e il ministro Nello Musumeci.

La visita tra memoria e speranza
La giornata del Presidente è iniziata con un omaggio solenne ai giardini pubblici comunali, dove Mattarella ha ricordato i Caduti di tutte le guerre, tra cui il carabiniere Salvo D’Acquisto. Il momento più atteso è stato l’incontro con gli studenti presso il plesso scolastico “Pietro Carrera”, recentemente ristrutturato. Un simbolo di rinascita per il paese, la scuola rappresenta anche un legame con la storia locale, avendo accolto tra i suoi alunni il noto conduttore televisivo Pippo Baudo.

Le parole di Mattarella: un futuro per le aree interne
Durante il suo discorso, Mattarella ha lanciato un messaggio di grande importanza: "Il vincolo nazionale è essenziale per tutti i Comuni", sottolineando la necessità di garantire servizi, infrastrutture e opportunità soprattutto per giovani e donne. Ha definito le aree interne, che coprono il 60% del territorio nazionale, una “immensa ricchezza” artistica e culturale da valorizzare. Infine, ha posto l’accento sul ruolo strategico del digitale per superare le distanze e contrastare l’isolamento: "Il digitale consente di annullare le distanze". Una visione moderna e inclusiva che guarda al futuro, con un forte richiamo alla responsabilità collettiva verso il patrimonio culturale e sociale del nostro Paese.