Lotta all’abusivismo professionale in fisioterapia | NAS accanto all'Ordine dei Fisioterapisti
L'Ordine dei Fisioterapisti di Catania, Ragusa e Siracusa collabora con i NAS per combattere l'abusivismo professionale e tutelare la salute dei cittadini
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L’Ordine dei Fisioterapisti (OFI) di Catania, Ragusa e Siracusa prosegue la sua azione di contrasto all’abusivismo professionale in collaborazione con il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) dei Carabinieri di Catania e Ragusa. Questo impegno nasce dalla crescente preoccupazione per la diffusione di soggetti non qualificati che esercitano abusivamente la professione di fisioterapista, mettendo a rischio la salute dei pazienti e danneggiando la credibilità della categoria.
Un fenomeno in aumento
Il presidente dell'OFI il dott. Orazio Meli, ha spiegato che l’abusivismo si manifesta sia nell’ambito libero professionale che all’interno di strutture che offrono prestazioni fisioterapiche, aumentando in modo preoccupante. L’iniziativa mira a tutelare la salute dei cittadini e la dignità della professione, contrastando chi esercita senza i titoli abilitanti previsti dalla legge. Grazie alla collaborazione con i NAS, che rafforzeranno i controlli nelle province di Catania, Ragusa e Siracusa, l’OFI è impegnato a garantire un servizio sicuro ed efficace, supportando le forze dell’ordine con informazioni e segnalazioni.
Come contrastare l’abusivismo: l’impegno dell’OFI e il ruolo dei cittadini**
L’OFI, insieme ai NAS, continuerà a monitorare strutture e professionisti, identificando e perseguendo chi esercita la professione senza le dovute qualifiche. I cittadini possono contribuire attivamente alla lotta contro l’abusivismo, prestando attenzione nella scelta del fisioterapista. È fondamentale verificare che il professionista sia iscritto all’Ordine e operi in strutture che rispettano i requisiti previsti. Per facilitare questo processo, è disponibile un elenco ufficiale consultabile sul sito della Federazione Nazionale – FNOFI. In caso di sospetti di attività abusiva, è possibile effettuare segnalazioni, anche anonime, attraverso i canali ufficiali dell’Ordine o direttamente ai NAS, proteggendo così la propria salute e quella della collettività.