Pensione anticipata 2025 | Se sei nato nel 1963, addio lavoro con queste nuove regole
Una grande novità per chi è nato nel 1963. Scopri come la nuova riforma ti permette di dire addio al lavoro prima del previsto.

Il desiderio di andare in pensione anticipata è uno dei sogni di tanti italiani. La pensione anticipata consente di lasciare il lavoro prima del raggiungimento dell’età pensionabile, ma con alcune regole ben precise. In generale, per ottenere la pensione anticipata, è necessario aver maturato un determinato numero di anni di contributi versati. Le leggi in materia sono complesse e cambiano continuamente, ma ci sono diverse modalità che permettono di uscire dal mondo del lavoro con largo anticipo.
Le modalità per l’uscita anticipata dal lavoro
Di solito, per ottenere la pensione anticipata, bisogna aver versato almeno 41 o 42 anni di contributi. Ci sono però delle eccezioni: alcune categorie, come i lavoratori che svolgono attività usuranti o i disoccupati di lunga durata, possono accedere alla pensione anticipata con qualche vantaggio in più. Questi però, solitamente, devono accettare delle penalizzazioni sull’importo dell’assegno pensionistico.
Da qualche tempo, il governo italiano ha introdotto delle misure temporanee che permettono di andare in pensione anticipatamente, cercando di rendere l’uscita dal lavoro più flessibile, ma il sistema rimane molto complesso. A complicare ulteriormente la situazione ci sono le modifiche normative che cambiano costantemente e le continue discussioni su come migliorare la sostenibilità del sistema previdenziale.
Quando sarà possibile andare in pensione se sei nato nel 1963?
Se sei nato nel 1963 e stai iniziando a pensare a come ottenere la pensione anticipata, il 2025 potrebbe essere l’anno giusto per te. Ci sono due opzioni principali per accedere alla pensione anticipata nel 2025, eppure le regole sono un po’ complicate. Ogni opzione ha i suoi requisiti e potrebbe comportare una pensione più bassa, sebbene ti consenta di uscire dal lavoro con qualche anno di anticipo.
Le due opzioni per il pensionamento nel 2025
La prima opzione è la Quota 103, che consente di andare in pensione a 62 anni con 41 anni di contributi. In questa modalità, non importa se hai lavorato nel settore pubblico o privato, basta aver accumulato i contributi necessari. La parte che potrebbe non piacere riguarda il calcolo della pensione, che viene ricalcolato in base ai contributi versati, il che significa che l’importo della pensione potrebbe risultare inferiore. Inoltre, non è possibile continuare a lavorare una volta in pensione, a meno che non si tratti di piccoli lavori autonomi che non superano i 5.000 euro annui.
L’alternativa è la pensione anticipata contributiva, che consente di ritirarsi con soli 20 anni di contributi versati, ma con la condizione di raggiungere un importo pensionistico pari almeno a tre volte l’assegno sociale. Per chi è nato nel 1963, questa possibilità sarà disponibile ufficialmente solo a 64 anni, quindi bisognerà aspettare fino al 2027. Un’eccezione riguarda le donne con figli: se una donna ha avuto almeno un figlio, può scalare 4 mesi di attesa per ogni figlio, arrivando quindi a pensionarsi a 62 anni e 8 mesi se ha avuto 4 figli o più. Un piccolo “premio” per le madri lavoratrici.
Queste opzioni offrono una possibilità interessante per chi vuole anticipare la pensione, ma ogni scelta deve essere ponderata attentamente, tenendo conto delle implicazioni economiche future.