Il tonno rosso di Favignana | Un'eccellenza della mattanza siciliana
Scopri la tradizione della mattanza a Favignana e l'eccellenza del tonno rosso siciliano, simbolo di una cultura millenaria e di una gastronomia pregiata.

Il tonno rosso (Thunnus thynnus), noto per le sue dimensioni imponenti e la qualità pregiata delle sue carni, ha trovato nelle acque di Favignana, isola dell'arcipelago delle Egadi, uno dei luoghi simbolo della tradizionale pesca denominata mattanza. Questo antico rituale, che affonda le sue radici in epoche remote, rappresenta non solo una pratica di sussistenza, ma anche un patrimonio culturale della Sicilia.
Origini storiche della mattanza
La mattanza è una tecnica di pesca del tonno che risale ai tempi dei Fenici e si è sviluppata nel Mediterraneo, in particolare in Sicilia e Sardegna. Il termine "mattanza" deriva dall'italiano "mattare", che significa "uccidere", riflettendo la natura cruda e diretta di questa pratica. Durante la migrazione primaverile, i tonni attraversano lo Stretto di Gibilterra per raggiungere le calde acque del Mediterraneo dove si riproducono. È in questo periodo che le tonnare, sistemi complessi di reti, vengono predisposte per intercettare i banchi di tonni, guidandoli progressivamente verso la "camera della morte", l'ultima sezione delle reti dove avviene la cattura finale.
La tonnara di Favignana
Tra le tonnare più celebri del Mediterraneo spicca quella di Favignana, attiva sin dal XVII secolo. Grazie alla posizione strategica dell'isola, la tonnara di Favignana ha svolto un ruolo centrale nell'economia locale, diventando nel tempo un punto di riferimento per la pesca del tonno rosso. La famiglia Florio, nel XIX secolo, investì significativamente nella modernizzazione delle strutture, rendendo Favignana un centro nevralgico per la lavorazione e il commercio del tonno.
Il rito della mattanza
La mattanza non è solo una tecnica di pesca, ma un vero e proprio rituale carico di simbolismi e tradizioni. Sotto la guida del rais, figura autorevole e rispettata, i tonnaroti (pescatori specializzati) eseguono una serie di operazioni coordinate con precisione. Le barche si dispongono attorno alla camera della morte e, al segnale del rais, inizia la fase culminante: le reti vengono sollevate lentamente, intrappolando i tonni che, ormai esausti, emergono in superficie. Con abili movimenti, i tonnaroti arpionano i pesci, portandoli a bordo in un'atmosfera carica di tensione e rispetto per la preda.
Declino e rinascita della tradizione
Negli ultimi decenni, la pratica della mattanza ha subito un drastico declino a causa della diminuzione delle popolazioni di tonno rosso, dovuta alla pesca intensiva e ai cambiamenti ambientali. L'ultima mattanza tradizionale a Favignana risale al 2007. Tuttavia, negli ultimi anni, grazie a politiche di pesca sostenibile e a una maggiore sensibilizzazione, si è assistito a tentativi di recupero di questa antica tradizione, con l'obiettivo di coniugare il rispetto per l'ambiente marino con la valorizzazione del patrimonio culturale.
Il tonno rosso: un'eccellenza gastronomica
Il tonno rosso catturato durante la mattanza è rinomato per la qualità superiore delle sue carni, caratterizzate da una particolare marezzatura e sapore intenso. In cucina, viene utilizzato in numerose preparazioni, dalla semplice grigliatura alle più elaborate ricette della tradizione siciliana. La sua prelibatezza ha conquistato palati in tutto il mondo, rendendolo un prodotto molto richiesto anche nei mercati internazionali.