Le leggende delle sirene siciliane | Storie di incanto e mistero tra Scilla e Cariddi

Esplora le affascinanti leggende delle sirene siciliane e dei mostri marini Scilla e Cariddi, simboli di incanto e pericolo nelle acque dello Stretto di Messina.

A cura di Paolo Privitera
07 aprile 2025 18:00
Le leggende delle sirene siciliane | Storie di incanto e mistero tra Scilla e Cariddi - Foto: James Gillray/Wikipedia
Foto: James Gillray/Wikipedia
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La Sicilia, terra intrisa di miti e leggende, custodisce racconti affascinanti che hanno attraversato i secoli. Tra questi, spiccano le storie delle sirene siciliane, creature ammaliatrici il cui canto melodioso rappresentava una tentazione mortale per i naviganti. In particolare, le leggende di Scilla e Cariddi hanno alimentato l'immaginario collettivo, narrando di pericoli nascosti nelle acque dello Stretto di Messina.​

Le sirene nella mitologia siciliana

Nella tradizione siciliana, le sirene sono spesso descritte come figure metà donna e metà uccello, dotate di una voce incantevole capace di sedurre chiunque le ascoltasse. Secondo alcune leggende, abitavano nelle acque intorno alla Sicilia, in particolare nei pressi dello Stretto di Messina, dove attiravano i marinai con il loro canto per poi condurli alla rovina. ​

Scilla e Cariddi: tra mito e realtà

Le figure di Scilla e Cariddi sono tra le più emblematiche della mitologia greca e siciliana. Secondo il mito, Scilla era una splendida ninfa trasformata in un mostro marino dalla maga Circe per gelosia. Cariddi, invece, era una naiade figlia di Poseidone e Gea, punita da Zeus e trasformata in un vortice marino per la sua insaziabile voracità. ​

Questi due mostri erano situati ai lati opposti dello Stretto di Messina: Scilla sulla costa calabrese e Cariddi su quella siciliana. La loro presenza rendeva la navigazione estremamente pericolosa, poiché i marinai dovevano scegliere se avvicinarsi agli scogli di Scilla, rischiando di essere divorati, o al vortice di Cariddi, rischiando di essere inghiottiti dalle acque. ​

Ulisse e le sirene: un incontro pericoloso

Nell'Odissea di Omero, Ulisse deve affrontare il pericolo delle sirene durante il suo viaggio di ritorno a Itaca. Avvertito dalla maga Circe, ordina ai suoi uomini di tapparsi le orecchie con la cera e si fa legare all'albero maestro della nave per poter ascoltare il loro canto senza cedere alla tentazione di avvicinarsi. Grazie a questa astuzia, riesce a superare indenne il pericolo. ​

Simbolismo e interpretazioni

Le leggende delle sirene, così come quelle di Scilla e Cariddi, sono spesso interpretate come rappresentazioni dei pericoli della navigazione e delle insidie che i marinai dovevano affrontare. Il loro canto simboleggia le tentazioni che possono distogliere l'uomo dal suo percorso, mentre i mostri marini rappresentano gli ostacoli e le difficoltà inevitabili nella vita.​

Influenza nella cultura moderna

Le storie delle sirene e dei mostri marini hanno influenzato profondamente la cultura occidentale, ispirando opere letterarie, artistiche e musicali. Ancora oggi, lo Stretto di Messina è avvolto da un'aura di mistero, e le leggende di Scilla e Cariddi continuano a affascinare e a essere raccontate, mantenendo viva la tradizione mitologica siciliana.

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