Sette metri cubi di acqua a testa | Perché il sud rischia un’altra estate di sete?
Primi caldi al Sud: l'ANBI avverte della crisi idrica imminente. Senza infrastrutture adeguate, la sete torna a farsi sentire! 🌡️💧💔

Primi Caldi e Crisi Idrica: Emergenza al Sud Italia
ROMA – L’arrivo di maggio porta con sé le prime ondate di caldo e, purtroppo, un rinnovato allarme per le risorse idriche nel Sud Italia. La situazione, già critica in molte aree durante l’inverno e la primavera, desta preoccupazione tra i cittadini, che solo pochi mesi fa si sono trovati a far fronte all’approvvigionamento via autobotte.
Francesco Vincenzi, Presidente dell’ANBI (Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni), esprime il suo disappunto: “Il trend meteorologico presagisce un’altra estate difficile in termini di disponibilità idrica. Ancora una volta, ci troveremo a gestire un’emergenza che si ripete a causa della mancanza di infrastrutture adeguate." Il richiamo alla crisi climatica sembra non bastare, e il suo messaggio è chiaro: l’Italia, specialmente al Sud, è in grave difficoltà.
La Situazione in Puglia
In Puglia, le notizie sui volumi idrici sono allarmanti. Le dighe, infatti, contengono attualmente circa 113 milioni di metri cubi d’acqua, corrispondente a solo il 34% dei volumi autorizzati. Rispetto all’anno scorso, si stima una carenza di quasi 81 milioni di metri cubi. Le scarse precipitazioni di aprile, che non hanno superato i 20 millimetri nella pianura foggiana, non hanno permesso un’adeguata ricarica dei corpi idrici, già in sofferenza.
Povertà Idraulica in Sicilia
In Sicilia, la situazione presenta un’analisi contrastante. Sebbene le precipitazioni dei primi mesi del 2025 abbiano facilitato un aumento dell’acqua nei bacini artificiali, esistono differenze regionali significative. Mentre le province di Messina e Catania registrano accumuli superiori alla media, la Sicilia meridionale stenta a rimanere al passo con le necessità. I dati evidenziano che oltre il 30% dei bacini denuncia criticità, con 10 serbatoi che custodiscono meno acqua rispetto a un anno fa.
Emergenza Rifiuti in Basilicata e Sardegna
La Basilicata, pur godendo di una situazione migliore rispetto alla Puglia, confronta le sue riserve idriche con un deficit preoccupante. “Le temperature più miti e la stabilità meteorologica non aiutano," avverte Vincenzi, mettendo in luce come i volumi d’acqua raccolti siano inferiori rispetto all’anno scorso. Altrove, in Sardegna, il panorama è drammatico; la desertificazione avanza e i bacini contengono solo il 17% della loro capacità.
Difficoltà su Altri Fronti
In Campania, la situazione è altrettanto grave. Il deficit idrico dell’invaso di Conza segna quasi 9,5 milioni di metri cubi. In Abruzzo, invece, si segnala un miglioramento: l’invaso di Penne raggiunge un riempimento del 96,5%, il che offre un barlume di speranza in un contesto complessivo piuttosto critico.
“Le politiche attuali non sembrano in grado di gestire questa emergenza," commenta Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI, evidenziando come si fatichi a definire ‘emergenza’ una crisi che, evidentemente, si potrebbe prevedere e prevenire.
Conclusioni: L’Appello alla Prevenzione
La crisi idrica che attanaglia il Sud Italia non può più essere considerata un fenomeno episodico. Le condizioni attuali richiedono risposte adeguate e strutturate, in grado di affrontare le sfide poste dalla crisi climatica e dall’impoverimento delle risorse idriche. La popolazione attende misure concrete, non solo reattive, per garantire un futuro sostenibile.