Scoperta straordinaria in Regione Siciliana | Il misterioso teatro ellenistico che cambierà il turismo in Sicilia!
Scopri il tesoro archeologico di Halaesa Arconidea: un antico teatro sta per tornare alla luce! 🎭✨ Un viaggio nell'arte greco-romana che attira la storia. 🌍

Al via gli scavi del Teatro ellenistico-romano a Tusa: un passo avanti per l’archeologia siciliana
Due anni di lavori per riportare alla luce un patrimonio storico di inestimabile valore. Questa la tempistica stabilita per gli scavi al Teatro ellenistico-romano nel sito archeologico di Halaesa Arconidea, nel territorio di Tusa, Messina. La consegna ufficiale dei lavori è avvenuta nei giorni scorsi, alla presenza dei rappresentanti del Parco archeologico di Tindari, della Soprintendenza ai Beni culturali di Messina e dell’amministrazione comunale di Tusa.
L’impresa Cavarra Vincenzo Srl di Noto è stata scelta per realizzare l’intervento, il cui costo supera i 760 mila euro. Un investimento che, come sottolinea l’assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, rappresenta un "evento straordinario nella storia delle scoperte archeologiche in Sicilia".
Le scoperte pregresse
Il teatro, già individuato grazie ai saggi di scavo condotti nel 2017 e dalle indagini effettuate tra il 2018 e il 2019, ha visto confermate le sue caratteristiche uniche durante la campagna di scavo del 2021. Gli archeologi hanno identificato parte del muro sud della cavea e altri elementi strutturali fondamentali. Il merito è da attribuire alla missione francese dell’Università di Amiens, diretta dalla professoressa Michela Costanzi.
Un monumento di eccezionale importanza
Il teatro, con un diametro di 77 metri e una profondità di 37,5 metri, era in grado di accogliere circa diecimila spettatori. Si trattava di un importante spazio pubblico, utilizzato per spettacoli e assemblee ma anche come elemento urbano, collegando le diverse parti della città.
L’intervento non solo ha un significato scientifico, ma ha anche il potenziale di trasformare Alesa in una meta turistica di rilievo. Come ha affermato Giuseppe Natoli, direttore del Parco archeologico di Tindari, il teatro si classificherebbe quarto in Sicilia per importanza e dimensioni, dopo quelli di Siracusa, Agrigento e Taormina.
Collaborazioni e supervisione
I lavori saranno monitorati dal Parco archeologico di Tindari in stretto coordinamento con la Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Messina, la quale ha guidato l’assegnazione dei lavori. Inoltre, la missione archeologica dell’Università de Picardie Jules Verne di Amiens sarà parte attiva nel progetto.
In conclusione, questo scavo non è solo un’opportunità di riscoperta storica, ma rappresenta anche un’importante occasione per valorizzare il patrimonio culturale siciliano, attirando l’attenzione di turisti e studiosi da tutto il mondo. La Sicilia si prepara così a scrivere un nuovo capitolo nella sua straordinaria storia archeologica.