Giovanni Brusca è un uomo libero | Ma per molti, è un'ingiustizia insopportabile!
Giovanni Brusca è ufficialmente un uomo libero dopo 25 anni di carcere. Le reazioni dei familiari delle vittime di mafia scatenano indignazione. ⚖️🕊️

Giovanni Brusca è un uomo libero: terminati anche i quattro anni di libertà vigilata
ROMA – Giovanni Brusca, uno dei nomi più controversi e temuti della mafia siciliana, ha riconquistato la libertà completa. Dopo aver scontato 25 anni di carcere e quattro anni di libertà vigilata, si è concluso anche il suo periodo di sorveglianza. Da qualche giorno, il boss, noto per aver azionato il telecomando nella strage di Capaci del 23 maggio 1992, non è più soggetto a vincoli orari né ha l’obbligo di firma.
Brusca, soprannominato il “macellaio” di San Giuseppe Jato, fu arrestato nel 1996 e nel 1997 si pentì, iniziando una collaborazione con la giustizia che ha destato non poche polemiche. La sua cooperazione è considerata cruciale per la comprensione di decenni di omicidi e delle dinamiche interne di Cosa Nostra. Tale collaborazione gli ha consentito di ottenere i benefici previsti dalla legge sui collaboratori di giustizia, una legge voluta dal giudice Giovanni Falcone, ucciso proprio da mano mafiosa.
Oltre alla sua connessione con la strage di Capaci, Brusca è stato ritenuto responsabile della brutale uccisione di Giuseppe Di Matteo, un ragazzino rapito a soli 13 anni e poi sciolto nell’acido. Brusca ha ammesso di aver partecipato a più di 150 omicidi, un bilancio che segna profondamente la storia della criminalità organizzata in Italia.
Il suo ritorno alla piena libertà ha sollevato onde di indignazione tra i familiari delle vittime di mafia. Tina Montinaro, vedova del caposcorta Antonio Montinaro, ha dichiarato: “Sappiamo che la legge è stata applicata, ma è come se non fosse mai successo niente.” Le parole di Tina evidenziano un profondo senso di ingiustizia che affligge chi ha perso i propri cari a causa della violenza mafiosa.
Anche Giuseppe Costanza, autista sopravvissuto alla strage di Capaci, ha espresso il suo sconforto: “La libertà viene data agli attentatori, mentre le vittime restano sotto terra per sempre.” Queste affermazioni sottolineano il conflitto tra giustizia legale e la percezione di giustizia sociale nel contesto della lotta contro la mafia.
Attualmente, Brusca vive sotto protezione, lontano dai riflettori. Nonostante la sua nuova libertà, ha dichiarato di voler continuare il proprio impegno contro la mafia. Tuttavia, per molti, il suo status di uomo libero rappresenta un’ingiustizia difficile da accettare.