Sequestro di arance egiziane spacciate per siciliane | La verità che fa tremare il mercato agroalimentare!

Scopri come il Consorzio di Tutela dell'Arancia Rossa di Sicilia IGP combatte le frodi e protegge l'eccellenza siciliana 🍊🔍. Garanzia per i consumatori! 👏

A cura di Redazione
10 giugno 2025 02:19
Sequestro di arance egiziane spacciate per siciliane | La verità che fa tremare il mercato agroalimentare! -
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Sequestro di Arance Egiziane Spacciate per Siciliane: La Lotta per la Tutela della Qualità

Il Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP esprime soddisfazione per il recente intervento di una task force della polizia di Stato, che ha portato al sequestro di arance presentate come "tarocco rosso siciliano" ma di provenienza egiziana. Questo atto fraudolento mirava ad aumentare il valore commerciale del prodotto, mettendo in pericolo la reputazione di un’eccellenza agro-alimentare siciliana.

Il sequestro è avvenuto in punti di ristoro situati lungo l’autostrada Catania-Palermo, dove il titolare di due aree di servizio è stato denunciato per frode in commercio. "Vedere queste frodi ai danni di un prodotto di eccellenza fa ancora più male," ha dichiarato Gerardo Diana, presidente del Consorzio, ringraziando le forze dell’ordine e le diverse agenzie che hanno collaborato all’operazione.

Il Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP ha sottolineato l’importanza della Riforma delle Indicazioni Geografiche Protette (IGP), che ha rafforzato il ruolo dei consorzi nelle attività di controllo e difesa del marchio. "Le azioni come questa sono a garanzia del lavoro delle centinaia di aziende artigiane," ha aggiunto Diana, evidenziando come la contraffazione sia particolarmente insidiosa per prodotti dal forte riconoscimento pubblico.

Grazie al lavoro dei vigilatori del Consorzio, durante il 2024 sono stati condotti circa 200 controlli in tutta Italia, scoprendo e segnalando numerosi prodotti non conformi. "Questi controlli si realizzano al fine di proteggere il consumatore finale e garantire qualità," ha affermato Diana. Recentemente, è stata anche individuata una spremuta commercializzata con l’etichetta "Arancia Rossa di Sicilia", non autorizzata dall’ente di tutela.

L’attività di monitoraggio continuerà anche nel 2025, con l’obiettivo di mantenere alta la guardia contro frodi e irregolarità nel settore agro-alimentare, ribadendo l’impegno del Consorzio per la salvaguardia del territorio e dei suoi prodotti.

In un’epoca in cui la qualità è oggetto di sfruttamento fraudolento, la tutela delle eccellenze come l’Arancia Rossa di Sicilia IGP diventa un obbligo morale e una necessità commerciale. La lotta contro le contraffazioni, dunque, è una battaglia che coinvolge tutti: produttori, consumatori e istituzioni.

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