Tutti parlano di lei, ma nessuno sa davvero cosa nasconde | La tonnara trapanese che sta sorprendendo il mondo

Scopri la Tonnara di Bonagia a Trapani: un'antica struttura marinara che racconta secoli di storia e tradizione siciliana.

A cura di Paolo Privitera
12 giugno 2025 15:00
Tutti parlano di lei, ma nessuno sa davvero cosa nasconde | La tonnara trapanese che sta sorprendendo il mondo -
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Un viaggio nel cuore della tradizione siciliana

Nel pittoresco borgo di Bonagia, frazione di Valderice in provincia di Trapani, sorge una delle tonnare più antiche e affascinanti della Sicilia: la Tonnara di Bonagia. Le sue origini risalgono al XIII secolo, quando era già attiva sotto il dominio angioino. Nel 1624, fu distrutta da pirati ma prontamente ricostruita nel 1626, mantenendo la struttura tipica del baglio con una corte centrale circondata da edifici funzionali. ​

La vita dei tonnaroti e la pesca del tonno

La tonnara è stata il fulcro dell'economia locale per secoli, con i tonnaroti che praticavano la mattanza, un'antica tecnica di pesca del tonno. Questo metodo prevedeva l'uso di reti fisse per catturare i tonni durante le loro migrazioni. La pesca del tonno era non solo un'attività economica ma anche un rituale culturale profondamente radicato nella comunità. ​

Dalla tonnara al museo: preservare la memoria

Oggi, la Tonnara di Bonagia ospita il Museo del Mare e della Mattanza, situato nella torre di avvistamento. Il museo conserva utensili e strumenti utilizzati nella pesca del tonno, offrendo ai visitatori uno sguardo autentico sulla vita marinara del passato. ​

Un resort tra storia e modernità

Negli anni '90, la tonnara è stata restaurata e trasformata in un resort, mantenendo intatto il suo fascino storico. Gli ospiti possono soggiornare in un ambiente che combina comfort moderni con l'autenticità della tradizione siciliana, vivendo un'esperienza unica tra mare e storia. ​

Curiosità: l'ultima mattanza

L'ultima mattanza nella Tonnara di Bonagia si è svolta nel 2003, segnando la fine di un'era. Questo evento ha rappresentato non solo la conclusione di una pratica secolare ma anche un momento di riflessione sull'importanza di preservare le tradizioni culturali. ​

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