Un bosco antico della Sicilia nasconde qualcosa di incredibile | Il mistero dei patriarchi verdi che ha sorpreso tutti

Scopri il Bosco di Malabotta, la foresta più antica della Sicilia, tra querce secolari, sentieri incantati e misteriose formazioni rocciose.

A cura di Paolo Privitera
24 giugno 2025 18:00
Un bosco antico della Sicilia nasconde qualcosa di incredibile | Il mistero dei patriarchi verdi che ha sorpreso tutti - Foto: Shifegu/Wikipedia
Foto: Shifegu/Wikipedia
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Il cuore verde della Sicilia: il Bosco di Malabotta

Nel cuore dei Monti Nebrodi, tra i comuni di Montalbano Elicona, Roccella Valdemone, Malvagna, Francavilla di Sicilia e Tripi, si estende il Bosco di Malabotta, una delle aree forestali più antiche e suggestive della Sicilia. Questa riserva naturale orientata, istituita nel 1997, copre una superficie di oltre 3.200 ettari e rappresenta un prezioso scrigno di biodiversità e storia. 

I Patriarchi verdi: querce secolari e biodiversità

Il Bosco di Malabotta è famoso per le sue maestose querce secolari, conosciute come i "Patriarchi del Bosco", che con i loro tronchi imponenti e le chiome rigogliose dominano il paesaggio. Accanto a queste, si trovano faggi, lecci, castagni e cerri, che insieme creano un ecosistema unico. Il sottobosco ospita una varietà di specie vegetali, tra cui agrifogli, biancospini e rose selvatiche, offrendo rifugio a numerose specie animali come volpi, cinghiali, donnole e martore. 

Sentieri tra natura e storia

Per gli amanti del trekking e della natura, il Bosco di Malabotta offre una rete di sentieri ben segnalati che attraversano paesaggi mozzafiato. Tra questi, il "Sentiero dei Patriarchi" permette di ammirare da vicino le querce secolari, mentre il "Sentiero della Trota" conduce lungo il torrente Licopeti, habitat della trota macrostigma, una specie autoctona in via di estinzione. 

I misteri dell'Argimusco: la Stonehenge siciliana

A pochi chilometri dal bosco, sull'altopiano dell'Argimusco, si ergono imponenti formazioni rocciose dalle forme antropomorfe e zoomorfe, che hanno alimentato leggende e studi. Conosciute come la "Stonehenge di Sicilia", queste rocce, modellate dal vento e dalla pioggia, assumono sembianze di figure umane e animali, come la Roccia dell'Aquila e l'Angelo Orante. Alcuni studiosi ipotizzano che possano aver avuto significati astronomici o rituali. 

Curiosità: i "cubburi", le antiche dimore dei pastori

All'interno del Bosco di Malabotta si possono ancora osservare i "cubburi", antiche costruzioni in pietra a secco simili ai trulli pugliesi o ai nuraghi sardi. Queste strutture, utilizzate dai pastori come rifugi temporanei, testimoniano la presenza umana e le attività agro-pastorali che hanno caratterizzato la zona per secoli.

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