Un’area dimenticata che sta stupendo i viaggiatori | La Pirrera di Melilli nasconde un segreto che pochi conoscono

Scopri la Pirrera di Melilli, la maestosa cava barocca della Sicilia orientale, tra storia, natura e mistero.

A cura di Paolo Privitera
25 giugno 2025 15:00
Un’area dimenticata che sta stupendo i viaggiatori | La Pirrera di Melilli nasconde un segreto che pochi conoscono - Foto: Fabio Lo Piccolo
Foto: Fabio Lo Piccolo
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Un colosso sotterraneo nel cuore degli Iblei

A pochi chilometri da Siracusa, nel territorio di Melilli, si cela una meraviglia poco conosciuta: la Pirrera di Sant'Antonio. Questa maestosa cava, scavata nei calcari bianchissimi dei Monti Climiti, si estende per circa 2,5 chilometri quadrati, con corridoi alti fino a 27 metri e pilastri a base quadrata di 5 metri. Un vero e proprio labirinto sotterraneo che testimonia secoli di storia e fatica umana. 

Dalla pietra al patrimonio architettonico

Fin dal 1400, la Pirrera è stata utilizzata per l'estrazione della pregiata pietra bianca di Melilli, apprezzata per la sua lavorabilità e resistenza. Questa pietra ha contribuito alla costruzione di numerosi edifici storici, tra cui la Torre e il Castello di Melilli, la Basilica di San Sebastiano e la Chiesa Madre. Dopo il terremoto del 1693, la cava fornì materiale per la ricostruzione di città come Catania, Siracusa e persino Genova. 

Un rifugio durante la guerra e oltre

Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Pirrera fu utilizzata come rifugio dalle truppe angloamericane. Successivamente, negli anni '50, l'attività estrattiva cessò, anche a causa dell'espansione dell'industria petrolchimica nella zona. Da allora, la cava è stata abbandonata alla natura, che ha lentamente riconquistato gli spazi, trasformandola in un luogo di suggestiva bellezza. 

Un sito di interesse culturale e naturalistico

Oggi, la Pirrera di Sant'Antonio è riconosciuta come sito di interesse culturale e naturalistico. La sua atmosfera surreale, con giochi di luce e ombra tra le imponenti pareti di pietra, la rende un luogo ideale per eventi culturali e visite guidate. Inoltre, la cava è stata inserita tra i "Luoghi del Cuore" del FAI, a testimonianza del suo valore storico e paesaggistico. 

Curiosità: la firma dei "pirriaturi"

Sulle pareti della Pirrera sono ancora visibili le incisioni lasciate dai "pirriaturi", gli antichi cavatori di pietra. Nomi come Annino, Aresco, Catalano, Messina e Romano sono scolpiti nella roccia, a memoria di generazioni di lavoratori che hanno contribuito alla storia di Melilli

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