Cosa c’è nell’Area Archeologica di Santa Venera al Pozzo | L'enigma che sta stupendo i catanesi

Scopri l’area archeologica di Santa Venera al Pozzo ad Aci Catena: terme romane, storia greca e un misterioso miracolo.

A cura di Paolo Privitera
23 luglio 2025 21:00
Cosa c’è nell’Area Archeologica di Santa Venera al Pozzo | L'enigma che sta stupendo i catanesi - Foto: antonino oliva
Foto: antonino oliva
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L’area archeologica di Santa Venera al Pozzo, nel comune di Aci Catena (provincia di Catania), copre circa 9 ettari e sorge attorno a una sorgente sulfurea legata all’Etna, usata fin dall’era greca come luogo di culto e benessere. Successivamente i Romani edificarono un complesso termale post-I secolo d.C., con le tipiche sale: frigidarium, tepidarium e calidarium, ancora oggi visibili grazie alle volte a botte originali.

Storia millenaria tra realtà e devozione

Gli studiosi hanno identificato le prime costruzioni intorno al V–IV secolo a.C., quando i Greci realizzarono un santuario dedicato a Demetra e Kore, attorno a quello che oggi si chiama il “pozzo sacro”. I romani costruirono terme su questa base, riutilizzando spazi sacri con architettura sofisticata (come le suspensurae, pavimenti sopraelevati), capaci di conservare il calore e creare ambienti termali funzionali. È anche emerso un vasto insediamento produttivo con fornaci tardo–antiche e attività industriali fino al V secolo.

Tra fede popolare e miracoli

Secondo la tradizione, durante le persecuzioni romane Santa Venera fu decapitata e la sua testa gettata nel pozzo termale. In epoca medievale, le acque sulfuree divennero oggetto di culto religioso: nel 1300 fu costruita una chiesa con una vasca in marmo, attirando pellegrini in cerca di guarigione. Nel 1422 il re Alfonso d’Aragona istituì la celebre Fiera Franca sul sito, diventato epicentro commerciale, tradizione poi spostata ad Acireale nel XVII secolo per i “miasmi mortali” dovuti all’acqua stagnante.

Valorizzazione contemporanea e rinascita

Nel 2019 la Regione ha istituito il Parco archeologico e paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci, includendo Santa Venera al Pozzo. Dopo una fase di degrado, recentemente l’area ha ripreso vita ospitando eventi culturali: il Festival Lirico dei Teatri di Pietra e concerti estivi, con artisti come Lino Banfi e Roberto Benigni. Lungo i mulini d’acqua storici della vallata Reitana, i visitatori possono ancora vedere antiche ruote e canali romani.

Curiosità

Le terme romane di Santa Venera al Pozzo conservano un bellissimo oricalco di Marco Aurelio, tra le monete ritrovate nel sito, testimoni di un’aura imperiale e di un utilizzo culturale-spirituale che dalla Grecia al Cristianesimo tocca Catania .

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