Immagina di camminare in un posto fuori dal tempo: l'incredibile fascino di un canyon segreto tutto siciliano

Scopri Le Gole di Tiberio, canyon UNESCO vicino Palermo: avventura, natura, curiosità e storie incredibili!

A cura di Paolo Privitera
27 luglio 2025 21:00
Immagina di camminare in un posto fuori dal tempo: l'incredibile fascino di un canyon segreto tutto siciliano - Foto: Vincenzo Martorana/Wikipedia
Foto: Vincenzo Martorana/Wikipedia
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Un canyon segreto a un’ora da Palermo

Le Gole di Tiberio, incastonate nel Parco delle Madonie tra San Mauro Castelverde, Castelbuono e Pollina, si trovano a circa 100 m s.l.m., lungo il fiume Pollina, a meno di un’ora di auto da Palermo. Questo canyon lungo approssimativamente 450 m, con pareti che si innalzano fino a 25–50 m, compone un paesaggio mozzafiato potente testimone delle forze millenarie del carsismo e del flusso d’acqua . Un vero geosito riconosciuto UNESCO dal 2015, dove acqua e roccia raccontano una storia lunga più di 200 milioni di anni, quando queste aree erano fondi di antichi mari Triassici.

Natura selvaggia e brividi d’adrenalina

Tra le Gole si alternano due forre principali, collegate da un ultimo tratto che crea una sorta di lago incantato intermedio. Il primo tratto, accessibile a piedi, conduce tra piscine naturali e fossili marini, mentre nel secondo, profondo fino a 8 m, si passa esclusivamente in gommone o raft guidati. Oggi l’escursione in gommone, attiva da aprile a ottobre, dura circa 2 ore e permette di ammirare “il masso dei briganti” – grande pietra sospesa nel letto – e rifugi naturali dove un tempo si dice si nascondessero malviventi. Da poco è attiva anche la zipline (1.600 m a 130 km/h!) e un river trail con gommoni, che aggiungono brivido all’esperienza.

Un patrimonio geologico e naturale senza pari

Il canyon è uno spettacolo geologico: rocce carsiche modellate dall’erosione fluviale e tettonica, con pareti ornate da fossili e caverne. Il Pollina, unico fiume navigabile del territorio, ha inciso queste gole fin dal Miocene (~23 milioni di anni fa), creando nicchie d’acqua pura e ambienti ideali per specie come la rana appenninica e diversi uccelli acquatici. Nel periodo estivo, l’aria fresca e la vegetazione rigogliosa offrono un’immersione naturale: si percepisce un silenzio ancestrale, interrotto soltanto dal corso dell’acqua che, tra giochi di luce e specchi perfetti, invita all’ascolto e all’inspiro profondo.

Curiosità

Secondo la tradizione orale, queste gole prendono il nome da una villa romana intitolata all'imperatore Tiberio, situata nella borgata omonima. Si dice che quella villa fosse rifugio per i nobili Ventimiglia, segnando un legame tra l’storia antica e queste gole selvagge. Oggi è un luogo che infonde rispetto e curiosità: palermitani e visitatori vi si avventurano a piedi, in gommone o persino in zipline, cercando un incontro autentico con la natura, lontano dalle spiagge affollate.

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