Non è solo una sagra | La magia del Ficodindia di Militello tra tradizioni e incredibili curiosità
A Militello, nel Catanese, la Sagra del Ficodindia trasforma ottobre in un tripudio di mostarde, liquori e folklore che fa impazzire i catanesi.

Quando Militello si veste di rosso fuoco
Ogni ottobre Militello in Val di Catania spalanca i portali barocchi e si riempie di ficodindia dalle bucce cremisi, celebrando un frutto che qui cresce polposo grazie alla pietra lavica. La “Sagra della Mostarda e del Ficodindia” (XXXII ed. nel 2024) anima vicoli e piazze con stand di produttori, cooking-show, sfilate di carretti siciliani e visite guidate UNESCO: sei giornate in due week-end, ingresso libero, migliaia di visitatori catanesi e turisti spinti dal profumo della mostarda calda servita nelle terracotte. Fonte
Mostarde, liquori e primati gourmet
Durante la festa i maestri locali trasformano il ficodindia in gelatine, confetture, granite, birre artigianali e perfino un “amaro spinato” premiato dalla Camera di Commercio come prodotto tipico d’eccellenza. L’evento ha ottenuto il marchio nazionale “Sagra di Qualità” per filiera corta e zero sprechi: la polpa diventa dolce, la buccia essiccata diventa mangime, i semi finiscono in oli cosmetici. Il percorso di degustazione attraversa XVIII stand, culmina nel concorso “Prickly Chef” fra chef catanesi, e si chiude con il laboratorio dove i bambini imparano a glassare le cassateddine del convento.
Curiosità
Solo 32 sagre in tutta Italia (sei in Sicilia) hanno il bollino UNPLI “Sagra di Qualità”; quella di Militello è l’unica a svolgersi dentro un centro storico dichiarato Patrimonio dell’Umanità insieme a Catania e alle altre città tardo-barocche del Val di Noto.