Rocco Chinnici: il giudice che cambiò Palermo | Scopri il lato inaspettato del suo messaggio per le nuove generazioni!

Il sindaco Lagalla onora Rocco Chinnici, pioniere della lotta alla mafia. Un messaggio di legalità e responsabilità collettiva per il futuro di Palermo. 🌍✊💔

A cura di Redazione
29 luglio 2025 13:54
Rocco Chinnici: il giudice che cambiò Palermo | Scopri il lato inaspettato del suo messaggio per le nuove generazioni! -
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Quarantaduesimo anniversario della strage di via Pipitone Federico: Palermo ricorda Rocco Chinnici

Palermo, 29 luglio 2025 – Questa mattina, la città di Palermo ha commemorato il giudice Rocco Chinnici, tragicamente ucciso quarantadue anni fa in un attentato mafioso. La cerimonia si è svolta in via Pipitone Federico, luogo simbolo della lotta alla criminalità organizzata, alla presenza del sindaco Roberto Lagalla e del presidente del Consiglio comunale, Giulio Tantillo.

«Ricordare Rocco Chinnici significa andare oltre la doverosa memoria rituale», ha esordito il sindaco Lagalla, sottolineando l’importanza dell’eredità lasciata dal magistrato. «Chinnici non fu soltanto una vittima della mafia: fu un innovatore del pensiero antimafia», ha proseguito, evidenziando la sua visione che ha cambiato per sempre il panorama della giustizia in Italia. Il sindaco ha rievocato come l’idea di un contrasto corale alla criminalità organizzata ha dato vita al pool antimafia, non solo come una struttura, ma come un vero e proprio atto di fiducia collettiva.

In un momento storico in cui le mafie si stanno rinnovando nel linguaggio e nelle strategie, il messaggio di Chinnici risuona con forza. «Non esistono anticorpi contro l’illegalità senza responsabilità collettiva», ha affermato Lagalla, ribadendo il ruolo cruciale della legalità come coscienza condivisa nella società. «Lo dobbiamo ai nostri giovani, lo dobbiamo a chi ha pagato con la vita il coraggio di scegliere da che parte stare», ha concluso, offrendo un tributo anche ai carabinieri Mario Trapassi e Salvatore Bartolotta, e al portiere Stefano Li Sacchi, anch’essi vittime dell’attentato.

Il presidente del Consiglio comunale Giulio Tantillo ha enfatizzato il contributo di Chinnici alla magistratura italiana. «Rocco Chinnici fu l’ideatore del pool antimafia, un’iniziativa di importanza epocale che lo colloca nella storia della cultura giuridica del nostro paese», ha commentato. Tantillo ha anche ricordato come Chinnici fosse un pioniere nel parlare alle nuove generazioni, recandosi nelle scuole per educare i giovani sui pericoli della mafia. «Parlare ai giovani, alla gente, raccontare chi sono e come si arricchiscono i mafiosi, fa parte dei doveri di un giudice», ha concluso.

La commemorazione di oggi non è solo un tributo al giudice Chinnici e alle vittime di quel vile attentato, ma un appello a tutti i cittadini di Palermo a continuare a battersi per la legalità e la giustizia. Con il ricordo di Chinnici, la città riafferma il proprio impegno nella lotta contro l’illegalità, verso una società più giusta e consapevole.

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