Un capolavoro che pochi conoscono | La villa palermitana dove è nato l’art nouveau

Scopri il genio palermitano di Ernesto Basile e la villa che fece nascere lo stile liberty siciliano: un capolavoro unico al mondo.

A cura di Paolo Privitera
16 luglio 2025 18:00
Un capolavoro che pochi conoscono | La villa palermitana dove è nato l’art nouveau - Foto: GiuseppeT/Wikipedia
Foto: GiuseppeT/Wikipedia
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Il genio che cambiò il volto di Palermo

Nel cuore elegante di Palermo, all’inizio del Novecento, nacque un’architettura che stupì l’Europa intera. Il suo epicentro? Villino Florio all’Olivuzza, progettato dal palermitano Ernesto Basile, uno degli architetti più geniali della sua epoca. Basile diede forma al sogno liberty siciliano, interpretando l’Art Nouveau con elementi arabi, normanni e floreali. Il risultato? Una villa che sembra sospesa tra fiaba e visione futurista.

Una villa per stupire il mondo

Commisionato da Ignazio Florio, rampollo della potentissima famiglia di industriali palermitani, il Villino fu costruito tra il 1899 e il 1902. Doveva essere una dimora privata, ma finì per diventare un manifesto architettonico internazionale. Basile curò ogni dettaglio: dalla torre-belvedere alla scala elicoidale, dai mosaici ai serramenti in ferro battuto. Il Villino divenne ben presto simbolo dell’alta borghesia palermitana che sognava una città moderna e colta.

L’influenza orientale e mediterranea

Ciò che rese il Villino rivoluzionario per l’epoca fu la fusione tra il gusto liberty europeo e la tradizione architettonica siciliana. Basile inserì cupole che richiamano l’arte araba, fregi che sembrano tratti da antichi templi greci e un uso della pietra locale che celebra la terra di Palermo. Il tutto è armonizzato da decorazioni floreali, vetrate policrome e soluzioni innovative che fanno del Villino una pietra miliare del modernismo italiano.

Un capolavoro colpito dalle fiamme

Nel 1962, un incendio devastò parte dell’edificio, in particolare il piano superiore. Ma l’anima del Villino non fu distrutta. Grazie a lunghi restauri e al supporto della Regione Siciliana, oggi è visitabile su prenotazione, ed è sede di eventi culturali e visite guidate. I palermitani lo considerano una ferita d’orgoglio e bellezza, ma anche un simbolo di resilienza artistica.

Curiosità: il ritorno di Basile e l’eredità del liberty

Basile, dopo il successo del Villino, fu chiamato a progettare il nuovo Parlamento a Roma e influenzò tutta l’architettura italiana. Il Villino Florio resta però la sua creazione più intima e visionaria. Ancora oggi, giovani architetti da tutto il mondo vengono a Palermo per studiare dal vivo l’equilibrio tra modernità e tradizione di quest’opera straordinaria.

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