Un luogo catanese sta riscrivendo la storia | Palazzo Platamone e la storia che nessuno conosceva
Palazzo Platamone, il cuore culturale di Catania: storia medievale, misteri e curiosità sorprendenti.

Storia millenaria e architettura nascosta
Nel cuore di Catania, tra via Crociferi e piazza Duomo, sorge l'affascinante Palazzo Platamone, detto oggi Palazzo della Cultura: un raro edificio seicentesco superstite al terribile terremoto del 1693 che ridusse in macerie gran parte della città . Originariamente edificato nel XV secolo dalla famiglia aristocratica dei Platamone, di origini greche e insediatasi durante il dominio angioino, fu concepito come dimora prestigiosa vicino al Porto Saraceno, da cui la famiglia traeva ricchezza . Oggi, passando sotto l’architettura barocca post-sisma, emerge ancora il loggiato medievale, con archi a tutto sesto e colonne in pietra lavica, e un balcone rinascimentale: pezzi autentici, restaurati e integrati nel monastero di San Placido tra i più antichi della città.
Il patrimonio include anche l’antico stemma araldico dei Platamone, scolpito su pietra: raffigura un monte sormontato da tre conchiglie e un giglio, simboli di nobiltà e fedeltà religiosa . Questi dettagli, nascosti agli occhi distratti, raccontano l’anima medievale sopravvissuta alle ricostruzioni barocche.
Rinascita culturale: da nobiliare a cuore pulsante di Catania
Ristrutturato negli anni ’90 e recuperato all’inizio del XXI secolo, Palazzo Platamone è ora il centro nevralgico della vita culturale catanese, vivo, moderno, frequentato da studenti, artisti e cittadini . Le sue sale ospitano esposizioni, concerti, conferenze e laboratori, con vista privilegiata sul loggiato storico, elemento di grande impatto visivo e scenografico . Gli eventi si svolgono sotto gli archi medievali, creando un ponte tra passato nobile e presente vibrante.
Una firma visiva che lascia il segno è proprio il loggiato con lo emblema dei Platamone, ancora intatto, perfetto punto di raccordo tra architettura medievale e un luogo vissuto quotidianamente.
Curiosità
Sapevi che nel XIX secolo la Regina Bianca di Navarra, moglie di re Martino il Giovane, amava soggiornare proprio qui? Pare che autorizzasse la famiglia Platamone ad aprire una porta privata nelle mura cittadine, collegando la loro residenza al porto. Un privilegio straordinario, concesso a pochissimi nobili.