A Palermo c'è un'incredibile opera che ha sfiorato il crollo, è araba ed ha sfidato i secoli

Il Ponte dell’Ammiraglio a Palermo è un gioiello arabo-normanno che ha sfidato alluvioni, guerre e secoli. Scopri la sua incredibile storia!

A cura di Paolo Privitera
09 agosto 2025 12:00
A Palermo c'è un'incredibile opera che ha sfiorato il crollo, è araba ed ha sfidato i secoli - Foto: Matthias Süßen/Wikipedia
Foto: Matthias Süßen/Wikipedia
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Un ponte arabo nel cuore di Palermo

Nel quartiere Brancaccio, tra traffico, mercati e palazzoni, si nasconde un’opera che sembra uscita da un’altra epoca: il Ponte dell’Ammiraglio, costruito nel XII secolo durante la dominazione normanna in Sicilia. A commissionarlo fu Giorgio d’Antiochia, grande ammiraglio di Re Ruggero II, da cui il nome. Questo ponte non è solo un’infrastruttura medievale: è un capolavoro di ingegneria araba, con 12 archi a schiena d’asino progettati per resistere alle piene del fiume Oreto.
Nel 2015 è stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità UNESCO come parte dell’itinerario arabo-normanno di Palermo.

Alluvioni, guerre e distruzione: il ponte che non cede mai

Il Ponte dell’Ammiraglio ha sopravvissuto a ogni tipo di catastrofe: alluvioni devastanti, come quella del 1931 che travolse l’Oreto, bombardamenti della Seconda guerra mondiale e l’espansione urbana disordinata del Novecento. Nonostante ciò, la struttura ha retto miracolosamente, senza mai perdere la sua forma originaria. Il segreto? L’intelligenza costruttiva degli architetti arabi, che incastrarono gli archi con precisione millimetrica, permettendo all’acqua di scorrere senza esercitare troppa pressione.

Una porta medievale verso la Conca D’Oro

Anticamente il ponte segnava l’ingresso a Palermo dalla celebre “Conca d’Oro”, una pianura fertile di agrumeti e fiumi. Era attraversato da pellegrini, contadini, eserciti, commercianti. Durante la Battaglia di Palermo del 1860, fu testimone diretto dello scontro tra i garibaldini e l’esercito borbonico, diventando così parte anche della storia risorgimentale italiana.
Oggi, il ponte si può ancora attraversare a piedi, immergendosi in un tempo lontano senza abbandonare la città.

Un angolo di pace tra le auto di Palermo

Nonostante sia circondato da una delle zone più trafficate di Palermo, il Ponte dell’Ammiraglio è immerso in un piccolo parco che lo rende un’oasi di tranquillità. Da lì si può ammirare il suo riflesso sull’acqua, con una prospettiva rara della città. Una volta attraversato, si ha la netta sensazione di entrare in un’altra dimensione, sospesa tra Oriente e Occidente. Lì accanto si trova anche la chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi, anch’essa arabo-normanna, in perfetta continuità con lo stile del ponte.

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