Antonio Mazzeo torna a Messina dopo il sequestro della Handala | Il Comune di Messina punta a sensibilizzare l'opinione pubblica sui diritti umani!
Antonio Mazzeo rientra in Italia dopo il sequestro della sua imbarcazione in missione umanitaria verso Gaza. Solidarietà e diritti al centro del suo messaggio 🇮🇹✊🌍

Antonio Mazzeo torna in Italia dopo il sequestro della Handala: la missione umanitaria per Gaza interrompa dalla marina israeliana
Antonio Mazzeo, attivista e giornalista messinese noto per il suo impegno contro la militarizzazione e a favore della causa palestinese, è rientrato in Italia dopo la sua partecipazione alla missione della Freedom Flotilla Coalition. A bordo della Handala, l’imbarcazione era partita da Siracusa con l’obiettivo di portare aiuti umanitari a Gaza, quando è stata intercettata e sequestrata dalla marina israeliana in acque internazionali. Il capitano ha scelto di tornare immediatamente in Italia, evitando così una potenziale detenzione in Israele.
Il Sindaco di Messina, Federico Basile, ha pronto mobilitato il Governo italiano contattando il Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, per garantire il rientro di Mazzeo e degli altri attivisti coinvolti. “E’ fondamentale che quei bambini non vengano dimenticati”, ha dichiarato l’attivista durante un incontro ufficiale con Basile presso Palazzo Zanca.
Nel corso dell’incontro, Mazzeo ha evidenziato la grande solidarietà dimostrata da molti bambini siciliani, le cui famiglie hanno contribuito generosamente a riempire la Handala di giocattoli destinati ai piccoli di Gaza. “Ai nostri bambini dobbiamo rivolgere un pensiero”, ha affermato, sottolineando l’importanza di porre fine al conflitto per la tutela dei più vulnerabili.
Basile ha espresso parole di gratitudine per l’impegno di Mazzeo, affermando: “Di fronte alla guerra non esistono colori né appartenenze politiche”. Il sindaco ha auspicato che la missione di pace lanci un messaggio forte di solidarietà e sensibilizzi ulteriormente l’opinione pubblica sulla situazione di Gaza.
Mazzeo, nel suo rientro, porta con sé una testimonianza diretta delle gravi violazioni subite dai civili, affermando che la sua voce rappresenta coloro che cercano di portare aiuti necessari a una popolazione martoriata. “Auspico che la Handala e il suo carico umanitario vengano immediatamente dissequestrati”, ha concluso, evidenziando l’urgenza di un intervento da parte della comunità internazionale.
La storia di Mazzeo è un esempio di coraggio e determinazione nel difendere i diritti umani e promuovere la pace. La sua esperienza mette in luce le difficoltà di chi cerca di offrire aiuto in contesti di conflitto, ma anche la capacità di unire le persone per una causa comune.