Arrestato in comune un uomo con 225 piante di cannabis | Ecco perché i Carabinieri sono cruciali nella lotta contro la mafia!
Carabinieri arrestano un 46enne per coltivazione di cannabis a Partinico. Scoperta grazie a monitoraggio aereo. 🚁🌿 Scopri i dettagli!

Partinico (PA): Arrestato un uomo per coltivazione di canapa indiana in un terreno confiscato alla mafia
I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Partinico, insieme ai colleghi del 9° Nucleo Elicotteristi di Palermo, hanno portato a termine un’operazione che ha portato all’arresto di un partinicese di 46 anni, già noto alle forze dell’ordine, per coltivazione illecita di sostanze stupefacenti. L’intervento è scaturito da un monitoraggio aereo nella zona di Contrada Margi, nell’ambito di operazioni mirate al contrasto del traffico e della produzione di droga.
L’attenzione dell’elicottero AW-109Nexus è stata attirata da una coltivazione di canapa indiana, situata all’interno di un terreno confiscato alla mafia e oggi di proprietà del Comune di Partinico. Dopo aver registrato la posizione esatta della piantagione, i Carabinieri si sono allontanati per non destare sospetti, preparando il terreno per un successivo intervento.
L’operazione di controllo si è svolta con grande cautela: i militari si sono avvicinati furtivamente all’area della piantagione, sfruttando la fitta vegetazione per rimanere inosservati. Giunti a pochi metri dalla coltivazione, hanno confermato la presenza del 46enne, colto di sorpresa mentre si prendeva cura delle 225 piante di cannabis indica, che mostravano un buon livello di maturazione, con altezze che variano tra 1 e 2 metri.
Le indagini non si sono fermate qui: i Carabinieri hanno esteso la ricerca anche all’abitazione dell’indagato, situata nelle vicinanze della piantagione. Qui hanno rinvenuto ulteriori indizi, tra cui germogli di cannabis piantati in bicchieri di plastica, pronti per essere messi a dimora nel terreno.
L’indagato è stato arrestato e, su disposizione del Pubblico Ministero, è stato trasferito presso la casa circondariale “Lorusso Pagliarelli” di Palermo in attesa della convalida dell’arresto. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo ha convalidato l’arresto, applicando la misura della custodia cautelare in carcere.
È importante sottolineare che l’uomo è attualmente considerato solo un indiziato di delitto e che la sua posizione sarà valutata dall’Autorità Giudiziaria nel corso del processo. Questo episodio mette in luce non solo l’impegno delle forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità, ma anche l’importanza di vigilare su beni confiscati alla mafia, garantendo che non vengano utilizzati per attività illecite.