I luoghi che nessuno conosce: i borghi inaspettati dei Peloritani tra miti e racconti incredibili

Scopri Antillo, Limina e i borghi dell’entroterra messinese: misteri, battaglie antiche, fede e natura a pochi km da Messina.

A cura di Paolo Privitera
20 agosto 2025 18:00
I luoghi che nessuno conosce: i borghi inaspettati dei Peloritani tra miti e racconti incredibili - Foto: Hwman/Wikipedia
Foto: Hwman/Wikipedia
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Antillo, Limina e gli altri borghi dei Peloritani: tesori inaspettati tra montagna e storia

Nel cuore dei Monti Peloritani, lungo la splendida Valle d’Agrò, un incredibile patrimonio di piccoli borghi antichi aspetta di essere scoperto. Luoghi come Antillo (480 m s.l.m.), Limina (550 m) e Roccafiorita (723 m) sono gioielli autentici fatti di storia, natura e tradizioni. Questi paesi sono incastonati tra vallate boschive, torrenti, antichi itinerari e colture di agrumi, segno di millenni di civiltà mescolate, da Siculi e Fenici a Greci, Bizantini e Normanni.

Antillo, ad esempio, entrò alla storia reale solo nel 1845, quando riuscì a ottenere l’autonomia da Savoca grazie a Bernardo Bongiorno e Santi Lo Giudice. Qui la vita rurale e pastorale si respira ancora tra boschi e pascoli, mentre il pittoresco Giardino di Redenzione è un’oasi di pace e meditazione nel paese.

I borghi tra miti, fede e racconti locali

Limina deve il suo nome al latino limen, “confine”, perché antico confine tra Messina e Taormina. Fondata almeno dal 1095, visse una battaglia della Prima Guerra Punica tra Cartaginesi e Romani appena nei dintorni . La sua Chiesa Madre, ricca di statue settecentesche, e quella della Madonna delle Preghiere (1397), incastonata su un'antica sinagoga ebraica, testimoniano secoli di stratificazioni culturali e religiose.

Roccafiorita, nata nel 1610 sul feudo di Pietro Balsamo, visse fasi alterne: divenne comune nel 1817, fu aggregata nel 1929 e riottenne autonomia solo nel 1947. Oggi è nota per la splendida sommità del Monte Kalfa, dominata dal Santuario della Madonna dell’Aiuto, costruito in ringraziamento nel 1950 per una grazia ricevuta in guerra .

Tutti questi borghi fanno parte dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani, collegati da sentieri, patrimoni rurali e produzioni tipiche davvero uniche.

La Valle d’Agrò

Questi borghi non sono solo mete storiche, ma esperienze da vivere:

  • Percorsi naturalistici tra sentieri boscosi e torrenti
  • Festival religiosi e sagre di comunità, fra fede e cibo genuino
  • Artigianato rurale: pagliai, mulini, ex voto
  • Ritrovi letterari e realtà museali come il Museo Agro‑Pastorale di Antillo

Se cerchi una fuga autentica, basta 20‑30 km da Messina per ritrovare l’energia dei borghi, la storia che respira tra i vicoli, il verde rigoglioso, il panorama sulla costa Ionica e la potente sensazione di essere parte di una trama millenaria.

Curiosità

Sapevi che Limina fu teatro di una battaglia storica nel 260 a.C. durante la Prima Guerra Punica? Cartaginesi tentarono la traversata dei Peloritani per occupare lo Ionio, ma furono respinti dai Romani proprio nel territorio di Limina. Una prova concreta che queste colline furono protagoniste della storia millenaria del Mediterraneo, non solo scenari da favola!

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