Il castello a Palermo che sfida la logica: possiede una vista mozzafiato e cela una leggenda inquietante
Scopri il Castello Utveggio a Palermo: il maniero rosa sospeso sul Monte Pellegrino, tra misteri e racconti.

Un gioiello liberty che sospira su Palermo
Il Castello Utveggio, il meraviglioso maniero rosa che domina la città dalla cima (346 m) del Monte Pellegrino, fu costruito tra 1928 e 1933 su progetto dell’architetto Santangelo per il Cavaliere Michele Utveggio, con l’ambizioso intento di trasformarlo nel Grand Hotel Utveggio.
Per cinque anni l’edificio sorse in stile neogotico-pseudo-siculo, completo di strada di accesso, ponte, serbatoi d’acqua e aria aristocratica: il tutto doveva richiamare il glamour contemporaneo alla Villa Igiea, senza tuttavia raccogliere il successo sperato.
Il Castello appare oggi come un curioso connubio tra romanticismo retrò e aristocrazia dimenticata, una visione stupefacente per chi sa cosa significa guardare Palermo dall’alto, sentendo sulla pelle la storia e l’orgoglio palermitano.
Da hotel di lusso all'abbandono
Inaugurato nel 1934, il Castello Utveggio non sopravvisse alla seconda guerra mondiale, né al declino turistico del dopoguerra. La militarizzazione durante i conflitti anglo-americani ne sancì la chiusura, e per decenni cadde in abbandono e vandalismi.
Ma, sorprendentemente, venne recuperato dalla Regione Siciliana nel 1984, trasformato in centro di alta formazione (Cerisdi), attivo fino al 2016 grazie a corsi diretti da figure di rilievo come Padre Pintacuda e Calogero Mannino.
Nel 2019 venne annunciato il progetto di recupero definitivo come centro per la formazione nella pubblica amministrazione, riaprendo un capitolo nuovo nella vita del maniero .
Vista mozzafiato e leggende militari
La posizione del Castello — il “Primo Pizzo” del Monte Pellegrino — offre una vista spettacolare su tutta Palermo, la Conca d'Oro e Sferracavallo, un panorama che da solo vale il viaggio.
Durante la guerra, l'edificio fu utilizzato come posizione antiaerea, sfruttando la sua altitudine per proteggere il porto, incluso durante l'Operazione “Husky” del 1943 .
Oggi i più curiosi chiedono: tra le sale vuote e i saloni rosa, ci sono ancora tracce delle postazioni belliche? Discorsi e ipotesi persistono, alimentando l’aurea misteriosa del maniero.
Curiosità
Nel processo Borsellino quater, un testimone dichiarò di aver sentito via radio dal Monte Pellegrino che si scorgeva fumo in via D’Amelio, proprio dal Castello Utveggio, legando il maniero — pur indirettamente — a indagini sensibili sugli attentati mafiosi.