L’ultima grande zona umida della Sicilia orientale, a Catania trovi il rifugio di centinaia di specie animali
A pochi chilometri da Catania, l’Oasi del Simeto custodisce un ecosistema raro, tra dune, uccelli migratori e storia millenaria!

L’ultima grande zona umida della Sicilia orientale
Alle porte di Catania, tra la foce del fiume Simeto e le spiagge sabbiose che degradano nel Mar Ionio, si estende un ambiente naturale di valore inestimabile: l’Oasi del Simeto.
Istituita ufficialmente come Riserva naturale orientata nel 1984, quest’area protetta rappresenta l’ultimo grande sistema di zone umide rimasto nella Sicilia orientale, con un’estensione di oltre 2.000 ettari.
Un fiume che ha cambiato volto alla storia di Catania
Il fiume Simeto, lungo circa 130 chilometri, è il maggiore corso d’acqua siciliano per portata, e ha da sempre determinato l’evoluzione del territorio catanese.
Nel corso dei secoli, le sue esondazioni hanno modellato il paesaggio, formato terreni fertili, ma anche causato distruzioni e mutamenti dell’assetto urbano. Il letto del fiume è stato deviato più volte, e il suo delta è oggi un mosaico di ambienti naturali: canneti, stagni, dune costiere e zone salmastre.
Un rifugio per centinaia di specie animali
L’Oasi del Simeto è una delle aree più ricche di biodiversità della Sicilia. Qui trovano rifugio oltre 190 specie di uccelli, tra cui aironi cenerini, cavalieri d’Italia, fenicotteri, martin pescatori e falchi di palude.
È anche una tappa fondamentale per gli uccelli migratori che attraversano il Mediterraneo tra Africa ed Europa.
La zona ospita inoltre anfibi, rettili e mammiferi rari, in un ambiente incontaminato, minacciato però dall’abusivismo edilizio e dai rifiuti, soprattutto negli anni '80 e '90. Oggi, grazie agli interventi di recupero ambientale e al lavoro di associazioni locali, l’Oasi è parzialmente accessibile e in lenta ripresa.
La spiaggia dimenticata dai catanesi
Una delle zone più sorprendenti dell’Oasi è la lunga spiaggia sabbiosa che si estende dalla Playa di Catania fino al Villaggio Ippocampo di Mare.
Dune naturali alte fino a 5 metri, cespugli di ginepro e sabbie dorate fanno da cornice a un paesaggio che, in certi tratti, ricorda le zone costiere del Nord Africa. È un angolo di natura ancora selvaggio, frequentato da pochi, spesso ignari della sua importanza ecologica.
Alcune aree sono interdette per la protezione della nidificazione degli uccelli. Camminarci significa immergersi in una Sicilia che pochi catanesi conoscono: silenziosa, viva e primordiale.