Scoperte che cambiano il passato, il caso sotterraneo di Comitini e la storia che nessuno conosce
Comitini, da Eldorado dello zolfo a Parco delle Zolfare: storia, sofferenze operaie e rinascita archeologica tra le miniere siciliane.

Da pittoresco borgo a “Eldorado” dello zolfo
Nel XIX secolo, Comitini, piccolo borgo ad Agrigento, divenne uno dei centri minerari più importanti della Sicilia: con circa 70 zolfare attive e oltre 10.000 operai al lavoro, la zona visse un vero boom industriale. L’abolizione del monopolio borbonico sullo zolfo da parte di Ferdinando III nel 1808 diede il via alla «corsa all’oro giallo», con baroni come Genuardi che investirono in pompe, calcaroni e forni “Gill” per aumentare la produzione. Questo sviluppo portò fortuna, ma anche povertà e fatica: come racconta Pirandello, i “carusi” – ragazzi mandati giovanissimi nelle gallerie – lavoravano in condizioni disumane, respirando fumi e rischiando la vita.
Archeologia industriale e rinascita del Parco delle Zolfare
Oggi quello stesso sito è un Parco delle Zolfare: gallerie, forni Gill, calcaroni e infrastrutture sono stati restaurati e valorizzati come museo all’aperto della storia mineraria siciliana. Tra le miniere principali figurano la Solfara Montagna (o Cozzo Disi), attiva tra 1860 e 1870, e la Solfara Fiumarazza-Grassagliata, ripresa solo per studi speleologici e visite guidate. Un tempo cuore pulsante di economia, oggi Comitini è diventata una tappa essenziale per appassionati di archeologia industriale, geologia e turismo culturale, offrendo un riflesso fedele della Sicilia che cambia, da enclave rurale a protagonista del progresso e infine a custode della propria memoria.
Curiosità
Comitini è anche legata a Luigi Pirandello, che vi trascorse l’infanzia: il racconto “Ciàula scopre la luna” è ispirato proprio a uno dei carusi delle zolfare comitinesi, bambini costretti a lavorare sottoterra, privati della luce del sole. Il borgo è oggi anche celebre perché suo il nome dell’asteroide 2002 AK1, rinominato in suo onore il 9 giugno 2025, a testimonianza che persino nel cielo viene custodita la memoria di questa incredibile storia.