Un angolo di Ragusa che sta facendo parlare di sé: il canyon siciliano che pochi hanno visto ma che tutti dovrebbero
Scopri Cava Celone: canyon e catacombe del IV–VI sec. vicino Ragusa. Natura selvaggia e storia archeologica ti aspettano.

Nel cuore del territorio ragusano, a pochi chilometri da Ragusa Ibla, c’è una meraviglia naturale e archeologica che aspetta te: Cava Celone. Questo canyon profondo, solcato dal tempo e dalle acque, è un luogo tanto selvaggio quanto suggestivo, con sentieri che si inoltrano tra pareti di roccia, grotte ipogee e un paesaggio che sembra sospeso nel passato.
Il percorso principale si snoda per circa 2 km, parte scolpito nella roccia, parte immerso nella vegetazione mediterranea tipica dei Monti Iblei. Raggiungibile in circa 30–45 minuti di cammino anche da famiglie, è ideale per chi ama trekking e fotografia outdoor .
Storia, natura e curiosità di un luogo unico
Cava Celone non è solo un canyon: è anche un importante sito ipogeo e catacombale risalente al IV–VI sec. d.C. Qui trovi tre ipogei principali e varie grotte minori, utilizzati come luoghi di sepoltura da comunità cristiane e rurali.
Durante il progetto "Archaeotur", sono stati realizzati passerelle metalliche e scalini in pietra per permettere l’accesso in sicurezza, mantenendo però l’integrità del luogo.
Il tuo prossimo angolo di avventura e storia
Camminando tra le pareti a strapiombo e le grotte affiorate dal canyon, sentirai la forza della natura e il respiro dell’antichità. Il paesaggio è variegato: olivastri, macchia mediterranea, felci e pini si mescolano a tracce antiche.
L’itinerario da Ragusa Ibla in direzione nord-ovest lungo la SP10 rende Cava Celone una meta perfetta per una gita fuori porta, anche solo per un'escursione di mezza giornata .
Porta scarpe adatte e magari una guida esperta: la bellezza del posto sta proprio nel mix tra natura mozzafiato, storia sotterranea e atmosfera ancestrale.
Curiosità
Le catacombe della Cava Celone coprono un'area di circa 1.500 m², includendo tombe scavate nelle pareti e nicchie a formare un corridoio sotterraneo: è tra i più vasti complessi tardo‑romano‑bizantini della zona.
Questo patrimonio archeologico, spesso ignorato dai più, merita di essere esplorato con rispetto e meraviglia.