Un luogo siciliano che sta diventando il sogno di ogni esploratore: nasconde sentieri e biodiversità incredibili
Esplora Bosco Scorace: 750 ettari di sughere, porcini rari, vigneti in quota e decine di sentieri tra mare e monti - scoprilo ora!

Immergiti in un polmone verde di quasi 750 ettari a due passi da Buseto Palizzolo, ma sembra un altro mondo: questo è il Bosco Scorace, noto anche come Bosco d'Arcudaci. Una riserva naturale protetta dalla Regione Sicilia, un “museo botanico all’aperto” che unisce cork oak, pini, cipressi, eucalipti e un sottobosco ricco di eriche, more, mirtilli, ginestre e corbezzoli. I sentieri, ben segnalati, offrono viste panoramiche sulle Egadi a ovest e i monti di Trapani e Sicani a nord–est, fino a Castel l’Inici e Bruca.
Tra il verde spuntano i funghi autunnali: “prataioli”, “mazze di tamburo”, e finissimi porcini, tanto ambiti che un tempo vagavano solo nei boschi incontaminati. La fauna comprende lepri, conigli, istrici, ricci e porcupini, insieme a volatili rapaci come il falco pellegrino e la poiana.
Sentieri, storie e biodiversità
Il Bosco Scorace è un vero scrigno della biodiversità: le riserve SIC lo proteggono come habitat prezioso. Al suo interno circolano ormai anche le prime barbatelle di vigneto, una sperimentazione iniziata nel 2019 per creare vini in quota con vista mare – raro esperimento vitivinicolo in Sicilia dopo l’Etna.
Tre popolamenti distinti: quello naturale con sughere e lecci tra i 400–600 m; quello artificiale, piantato con pini e cipressi; e quello storico del feudo †Arcudaci† con alberi secolari e antichi bagli di campagna. Le panchine e i barbecue offrono momenti di pausa mentre i bambini giocano nel parco attrezzato .
Curiosità
In autunno, il fungo Xerocomus chrysenteron (il 'porcino rosso') nel Bosco Scorace è così unico da far parte della lista rossa europea per la sua rarità. Il suo habitat incontaminato qui è una delle poche speranze per preservarlo in natura.