Un tesoro gotico mai terminato: lo Spasimo senza tetto e il fascino nascosto sotto il cielo di Palermo

Scopri la Chiesa dello Spasimo di Palermo: un gioiello gotico-surreale coperto dalle stelle, tra storia, arte e misteri.

A cura di Paolo Privitera
10 agosto 2025 12:00
Un tesoro gotico mai terminato: lo Spasimo senza tetto e il fascino nascosto sotto il cielo di Palermo - Foto: Effems/Wikipedia
Foto: Effems/Wikipedia
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La Chiesa di Santa Maria dello Spasimo, nel cuore della Kalsa, è uno scrigno di storia e atmosfera unica nel panorama palermitano. Iniziata nel 1506 per volere del giureconsulto Giacomo Basilicò, su richiesta della moglie Eulalia Resolmini, venne dedicata alla Madonna addolorata, da cui deriva il nome “Spasimo”. Approvata da Papa Giulio II con bolla papale, fu concepita come chiesa e convento per l’ordine di Monte Oliveto.

Un tesoro gotico mai terminato

La chiesa fu edificata in stile gotico tardo, con navate, archi acuti e cappelle laterali che riflettevano anche l’influenza “chiaramontana”, un mix tra normanno e arabo. Tuttavia, intorno al 1535, la minaccia turca spinse il Senato palermitano a convertire parte dell’area in baluardo difensivo, e i lavori furono interrotti. La volta crollò nel XVIII sec. e non venne ricostruita, lasciando oggi quella magica apertura verso il cielo.

Nel 1624, nella peste, la chiesa divenne lazzaretto, poi deposito di grano, ospizio, ospedale geriatrico fino ai tardi anni '80. Il restauro iniziò nel 1988, e nel 1995 la struttura tornò al pubblico, trasformata in spazio per concerti, mostre e performance sotto le stelle.

La Madonna, Raffaello e un miracolo di mare

Originariamente la chiesa ospitava la pala Lo Spasimo di Sicilia, dipinta da Raffaello intorno al 1515–1517, raffigurante la Madonna attonita sotto la croce. Completata nel 1517 e molto lodata, giunse via mare a Palermo, ma durante una traversata naufragò. Miracolosamente recuperata vicino a Genova, venne definita “cosa divina” per il suo stato perfetto.

Nel 1661 la pala fu ceduta al Re di Spagna e oggi si trova al Museo del Prado di Madrid, sostituita da una replica e l’altare fu smontato e spostato. Alcuni frammenti originali sono stati ritrovati e conservati in magazzini; il progetto per il loro riassemblaggio è ancora in attesa.

Una natura ribelle tra mura e arche

Oggi la chiesa senza tetto è un capolavoro en plein air: le arcate incorniciano il cielo sopra, e piante e arbusti selvatici prosperano tra le pietre antiche, creando un'atmosfera surreale. Questo spazio aperto è ora teatro naturale per concerti, performance teatrali e mostre, sfruttando un’acustica unica e un fascino senza tempo.

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