Un uomo che ha sfidato il potere con le parole, la rivoluzione del poeta ribelle catanese
La vita di Mario Rapisardi, poeta ribelle catanese dell’Ottocento che sfidò poteri religiosi, politici e culturali con i suoi versi infuocati.

Chi era Mario Rapisardi: il poeta controcorrente nato a Catania
Mario Rapisardi nacque a Catania il 25 febbraio 1844, in una Sicilia ancora sotto il Regno delle Due Sicilie. Fin da giovanissimo dimostrò un’inclinazione naturale per la poesia, ma soprattutto un temperamento anticonformista. I suoi scritti sfidavano apertamente la retorica religiosa, il conformismo borghese e l’autorità politica.
Rapisardi è oggi ricordato come uno dei principali esponenti del “libero pensiero” ottocentesco, animato da uno spirito laico e razionalista, in contrasto con l’ideologia dominante.
Poesia come lotta: l'arma contro l’ipocrisia del suo tempo
Tra le sue opere più note si trovano “Lucifero” (1865) e “Giobbe” (1884), due poemi carichi di potenza etica e sociale. In “Lucifero”, Rapisardi usa la figura dell’angelo ribelle per denunciare il fanatismo religioso e l’oscurantismo clericale. Una scelta che all’epoca suscitò scandalo tra le élite ecclesiastiche, tanto da essere messo all’indice.
Il suo linguaggio poetico è fortemente filosofico e anticlericale, e le sue opere sono animate da una visione progressista, laica e umanitaria, molto rara nella Sicilia di fine Ottocento.
Amava definirsi “un uomo libero”, ed è in questa sua integrità che i catanesi lo ricordano ancora oggi: non si piegò mai, nemmeno quando ciò significava isolarsi dalla cultura ufficiale o dagli ambienti istituzionali.
Un legame profondo con la sua città
Nonostante le sue idee rivoluzionarie, Rapisardi restò sempre profondamente legato a Catania. Fu sepolto nel Cimitero Monumentale, e gli fu intitolato il Liceo Classico Mario Rapisardi, una delle scuole più antiche e prestigiose della città.
Ancora oggi, nelle vie di Catania, il suo nome è simbolo di pensiero libero, cultura laica e poesia civile, un'eredità intellettuale che i catanesi rivendicano con orgoglio.