Un viaggio sotto la città che ti lascerà a bocca aperta: Grotta Conza e la storia che non conosci

Scopri la Grotta Conza a Palermo: reperti paleolitici, pipistrelli e panorami unici!

A cura di Paolo Privitera
19 agosto 2025 18:00
Un viaggio sotto la città che ti lascerà a bocca aperta: Grotta Conza e la storia che non conosci - Foto: giuseppe bonafede/Wikiloc
Foto: giuseppe bonafede/Wikiloc
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Grotta Conza: rifugio paleolitico

La Grotta Conza, situata alle pendici di Pizzo Manolfo nella borgata Tommaso Natale a Palermo, è una spettacolare cavità carsica lunga circa 90 m e larga 30 m, con un ampio ingresso semi-ellittico che si apre sulla Piana omonima. Già frequentata nel Paleolitico, ha restituito resti di mammiferi, molluschi e utensili in selce e ossidiana, oggi custoditi al Museo Geologico Gemmellaro dell’Università di Palermo. I palermitani, già allora, utilizzavano la grotta come rifugio e luogo di approvvigionamento, come testimoniano i resti di pasti rinvenuti sotto la volta.

Un ecosistema ipogeo vivo

Oggi la Grotta Conza è una Riserva Naturale Integrale, istituita nel 1995 e gestita dal CAI Sicilia. Qui la macchia mediterranea abbraccia l’ingresso, con carrubi, palme nane, capperi e mandorli, offrendo uno spettacolo verde incantevole. All’interno convivono pipistrelli, allocchi, volpi e istrici, ma una delle star è l’Orphanoiulus dinapolii, un diplopode endemico delle grotte palermitane. Un microcosmo sotterraneo di rara biodiversità.

Esplorazione sicura

L’accesso alla grotta era regolamentato: è aperta solo su prenotazione e guidata da personale autorizzato, con casco e luce forniti dal gestore. Il percorso, di facile-to-moderata difficoltà, culmina in un sentiero panoramico che spazia dal Golfo di Sferracavallo a Monte Pellegrino fino a Ustica nelle giornate più limpide. Un’esperienza che unisce avventura, storia e natura, ideale per le famiglie e i palermitani in cerca di un’escursione fuori porta.

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