Da Catania parte la sfida di Emergency: quando la Life Support salperà con la Global Sumud Flotilla
Emergency e Global Sumud Flotilla insieme da Catania: una scelta che apre nuovi scenari e suscita domande sul ruolo delle missioni umanitarie nel Mediterraneo
La nave Life Support di Emergency si prepara a lasciare Catania per unirsi alla Global Sumud Flotilla, una missione marittima internazionale diretta verso Gaza. Da domani 4 settembre, l’organizzazione umanitaria italiana partecierà con il ruolo di osservatore, garantendo supporto medico e logistico alle imbarcazioni coinvolte. Insieme alle barche della delegazione italiana, la Life Support rappresenterà l’impegno civile che dal Mediterraneo vuole portare un messaggio di pace e solidarietà.
Una scelta maturata sul campo
La decisione di Emergency nasce dall’esperienza diretta nella Striscia, dove il personale sanitario lavora da anni. Le testimonianze raccolte nei centri di Khan Younis parlano di una situazione senza precedenti: bombardamenti continui, evacuazioni forzate e assenza di aiuti umanitari da mesi. Secondo le Nazioni Unite, la carestia è già una realtà in alcune aree di Gaza e rischia di estendersi, aggravando una crisi che i governi e le istituzioni internazionali non hanno saputo fermare.
Una missione di denuncia e solidarietà
La Global Sumud Flotilla riunisce delegazioni provenienti da 44 Paesi diversi e non trasporta soltanto beni di prima necessità, ma anche un messaggio politico chiaro: quando un governo ostacola gli aiuti umanitari, impedendo il soccorso alla popolazione civile, si configura un crimine di guerra. L’obiettivo della missione è aprire un corridoio umanitario via mare, dimostrando che cittadini e organizzazioni possono reagire in modo non violento di fronte all’inerzia della comunità internazionale.
